“La Via Roma vista dal vecchio Tram degli anni ’50”

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Quando i passeggeri da Milano arrivavano a Cassina de’ Pecchi con il vecchio tram, stridendo sui binari di via Roma, vedevano sulla destra: l’Asilo Don Verderio, il cortile del Calloni con la stalla; sulla sinistra: carri e carretti che entravano e uscivano dalla Corte della pesa pubblica, dopo aver pesato e registrato i loro carichi di foraggio o di qualsiasi altra merce.

Poco più avanti, all’ingresso dell’osteria del Giuann, un capannello di uomini, i mediatori, discutevano sul prezzo delle merci al valore corrente del mercato, mentre alcune donne entravano nella chiesetta per le loro devozioni e l’Emma De Gradi per pulirla e dare i rintocchi delle campane.

Di fronte alla chiesetta, sul lato destro, si sentiva il focoso martellare del fabbro Silvio Castelli che, indossando il grembiulone corazzato adatto alla sua mole, si proteggeva dalle schegge del ferro rovente. Assordante poi era lo squillare dell’incudine sotto i suoi poderosi colpi di martello, nella famosa bottega rischiarata solo dal riverbero rossastro del carbone che ardeva nel crogiolo della fucina.

Sopra l’ingresso della bottega, fissata nel muro, faceva bella mostra una ruota innestata sulla forcella anteriore di una bicicletta, per indicare ai numerosi ciclisti di passaggio che potevano trovare assistenza ai loro velocipedi.

Poco oltre, dallo stesso lato, vi era la bottega del salumiere Sivelli e di fronte sul lato opposto l’Ufficio Postale, tenuto da Giuseppe Comaschi e la moglie Anita Castelli.

Di seguito vi era il cortile del sellaio, Carlo Brambilla, e suo padre. Quindi il negozio e il cortile dell’ortolano Comaschi, con il portico e la stalla per il cavallo. Proseguendo sulla destra si trovava la villa Bentivoglio.

Ripassando sul lato sinistro, sotto un’edicola della Madonna a protezione dei viandanti e a ricordare a tutti la via del Cielo, c’era il negozio di carni e vicino la bottega del panettiere Antonio Brambilla.

Sul lato destro la nota osteria del Pasquale, la biglietteria del tram ed il doppio binario per lo scambio di direzione su un unico binario del tramvai.

Infine, a sinistra, il grazioso palazzetto sede del Comune, stravolto poi da interventi di opere murarie. Adiacente ad esso, con l’ingresso un po’ arretrato sulla Statale, il plesso delle scuole elementari. E qui terminava l’abitato di Cassina de’ Pecchi.

Franco Castelli