6 agosto: TRASFIGURAZIONE DEL SIGNORE

228

L’evangelista Luca ci parla della Trasfigurazione attraverso due elementi: il volto di Gesù che cambia e la sua veste che diventa candida e sfolgorante alla presenza di Mosè ed Elia, simboli della Legge e dei Profeti.

I tre discepoli che assistono alla scena, Pietro, Giacomo e Giovanni,  sono oppressi dal sonno: è l’atteggiamento di chi, pur essendo spettatore dei prodigi divini, non comprende.

Solo la lotta contro il torpore che li assale permette loro di “vedere” la gloria di Gesù.

Maestro, è bello per noi essere qui” : l’espressione estatica di Pietro assomiglia spesso al nostro desiderio di fronte alle consolazioni del Signore. La Trasfigurazione ci ricorda che le gioie seminate da Dio nella vita non sono punti di arrivo, ma sono luci che Egli ci dona nel pellegrinaggio terreno, perché “Gesù solo” sia la nostra Legge e la sua Parola sia il criterio che guida la nostra esistenza.