“LA LUCE DI BETLEMME NON SI È MAI PIÙ SPENTA”

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Su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse” (9, 1).

È l’irruzione della luce divina nel mondo pieno di buio e pieno di problemi irrisolti.

Dove compare la gloria di Dio, là si diffonde nel mondo la luce.

Dio è luce e in Lui non ci sono tenebre“, ci dice san Giovanni. La luce è fonte di vita.

Ma luce significa soprattutto conoscenza, significa verità in contrasto col buio della menzogna e dell’ignoranza. Così la luce ci fa vivere, ci indica la strada.

Ma poi, la luce, in quanto dona calore, significa anche amore. Dove c’è amore, emerge una luce nel mondo; dove c’è odio, il mondo è nel buio. Sì, nella stalla di Betlemme è apparsa la grande luce che il mondo attende.

La luce di Betlemme non si è mai più spenta.

Lungo tutti i secoli ha toccato uomini e donne.

Dove è spuntata la fede in quel Bambino, lì è sbocciata anche la carità, la bontà verso gli altri, l’attenzione premurosa per i deboli ed i sofferenti, la grazia del perdono.

A partire da Betlemme una scia di luce, di amore, di verità pervade i secoli.

Se guardiamo ai santi – Paolo, Agostino, san Francesco, Teresa d’Avila, Madre Teresa di Calcutta, Giovanni Paolo II… – vediamo questa corrente di bontà, questa via di luce che, sempre di nuovo, si infiamma al mistero di Betlemme, a quel Dio che si è fatto Bambino.

I nostri amici austriaci portano ogni anno una piccola fiamma accesa a Betlemme, per dirci: il vero mistero del Natale è lo splendore interiore che viene da quel Bambino. Lasciamo che tale splendore interiore si comunichi a noi; portiamo tutti, col nostro amore, la luce nel mondo! Non permettiamo che questa fiamma luminosa accesa nella fede si spenga per le correnti fredde del nostro tempo! Custodiamola fedelmente e facciamone dono agli altri! Fa’, o Signore, che rifulga la tua luce!

Fa’ che arrivi la tua pace! Dio cerca persone che portino e comunichino la sua pace.

Tra i cristiani la parola pace ha assunto un significato tutto speciale: è diventata una parola per designare la comunione nell’Eucaristia. In essa è presente la pace di Cristo. Attraverso tutti i luoghi dove si celebra l’Eucaristia una rete di pace si espande sul mondo intero.

Quando celebriamo l’Eucaristia ci troviamo a Betlemme, nella “casa del pane”.

Cristo si dona a noi e ci dona con ciò la sua pace. Ce la dona perché noi portiamo la luce della pace nel nostro intimo e la comunichiamo agli altri; perché diventiamo operatori di pace e contribuiamo così alla pace nel mondo. Signore, facci diventare portatori della tua pace!

(Benedetto XVI)


La LUCE DI BETLEMME arriverà a Cassina de’ Pecchi

Sabato 20 dicembre, ore 17.30

portata dal Gruppo scout Cassina 1 arriverà tra noi LA LUCE DELLA PACE, segno della pace donata dal Natale di Gesù. La fiaccola verrà accolta in chiesa Santa Maria Ausiliatrice alle ore 17.30 con un momento di VEGLIA che sarà guidata dai ragazzi/e del Reparto del Gruppo Scout di Cassina de’ Pecchi e dal Gruppo dei Ragazzi Missionari della Comunità Pastorale.

Sono invitati alla celebrazione in particolare i bambini con le loro famiglie, i ragazzi, gli adolescenti: non mancate!

Alle ore 18.00 seguirà la S. Messa vigiliare.

don Paolo