Quale “segno” di Pasqua? – (belle “scoperte” di un giovane parroco)

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Un pomeriggio trovandomi in Oratorio e salutando come al solito un gruppo di bambini lì per il loro catechismo, guardando in faccia una bambina (che mi sembrava particolarmente “sveglia”) Le ho chiesto: “Quale è il “segno” che secondo te dice che è Pasqua”?

Lei, immediatamente, senza alcun timore mi ha risposto: “L’uovo”!

Al momento ero tentato di chiamare la sua catechista invitandola a “dire due parole in più sulla Pasqua” ma dopo ho meditato sulla risposta di questa mia amica.

E, pensandoci bene, mentre il “segno” natalizio del presepe mostra facilmente a tutti la “notizia” di Dio che si fa “uomo” e viene ad abitare in mezzo a noi, raramente cogliamo nel “segno” dell’uovo (e del pulcino che sta al suo interno) il segno della “resurrezione”, del “passaggio” (= Pasqua) … della “vita”.

Il “segno” della Pasqua, come quello dell’uovo, ha bisogno che il nostro sguardo si faccia bambino, per comprendere che la “vita” è fuori da noi, che occorre “rompere il guscio”, liberarci dalla sua prigionia, per “vedere la luce” e “crescere”.

Occorrono occhi “nuovi”, per non rimanere prigionieri della “morte” ed accogliere la logica di Dio, che “dà la vita” per parteciparla e condividerla con tutti.

Da parroco, senza voler scandalizzare nessuno, con lo sguardo da bambino mi sento di dire che, sì, anche l’uovo è un “segno” pasquale di rinascita.

Prendendo spunto da questa “provocazione”, come Diaconia cosa auguriamo alla nostra Comunità, alle nostre famiglie, a chi celebra la S.Pasqua?

L’augurio che diventa preghiera è che “fare” Pasqua sia l’occasione per aprirci al nuovo, per fare posto a “ciò che conta”.

Sì, abbiamo bisogno della Pasqua, per imparare dal pulcino (e da Gesù) che occorre fare la nostra parte per “rompere il guscio” e cambiare e nutrirsi e crescere.

Per questo la Pasqua è il punto di partenza (e di ri-partenza) di ogni credente: perché la strada percorsa da Gesù è quella “vera”, quella “giusta” … anche quando ce ne discostiamo, anche quando non ci convince, anche quando ci sembra perdente … eppure ci attrae: ri-proviamoci … come il pulcino, su cui il Signore continua a vegliare.

 

Buona Pasqua!
(o meglio: buona ri-nascita!)

Don Massimo, Don Fabio,
Don Bangaly e Don Silvio