Perché la novena dell’Immacolata?

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Da lunedì 2 dicembre a lunedì 9 dicembre, durante le SS.Messe feriali e festive, vivremo la Novena dell’Immacolata.

Una figura, in questo Tempo di Avvento, che senz’altro “incarna” l’Attesa e ci aiuta a compiere dei passi, carichi di Speranza, è la Vergine Maria, Madre di Gesù e della Chiesa. Nei prossimi giorni, proprio nel nostro cammino di Avvento, la celebreremo Immacolata ed è bello sostare su questa Festa (o meglio Solennità) e cogliere l’occasione per condividere ancora una volta una bella riflessione di don Tonino Bello. La stesura del testo Maria, donna dell’attesa risale alla prima domenica di Avvento del 1990.

Alcuni passaggi sono già conosciuti e molto apprezzati, perché li abbiamo già pubblicati, in passato, sull’Insieme. Cerchiamo in questa occasione di dare più omogeneità all’originalità del pensiero di questo straordinario Vescovo del Meridione.

«La vera tristezza non è quando, la sera, non sei atteso da nessuno al tuo rientro in casa, ma quando tu non attendi più nulla dalla vita. E la solitudine più nera, la soffri non quando trovi il focolare spento, ma quando non lo vuoi accendere più: neppure per un eventuale ospite di passaggio. (…)

La vita allora scorre piatta verso un epilogo che non arriva mai, come un nastro magnetico che ha finito troppo presto una canzone, e si srotola interminabile, senza dire più nulla, verso il suo ultimo stacco. Attendere: ovvero sperimentare il gusto di vivere. (…)

Prima ancora che nel Vangelo venga pronunciato il suo nome, di Maria si dice che era fidanzata. Vergine in attesa. In attesa di Giuseppe. (…) Ma anche nell’ultimo fotogramma con cui Maria si congeda dalle Scritture essa viene colta dall’obiettivo nell’atteggiamento dell’attesa. Lì, nel cenacolo, al piano superiore, in compagnia dei discepoli, in attesa dello Spirito. (…) Vergine in attesa, all’inizio. Madre in attesa, alla fine. (…)

Se oggi non sappiamo attendere più, è perché siamo a corto di speranza. Se ne sono disseccate le sorgenti. Soffriamo una profonda crisi di desiderio. (…)

Santa Maria, donna dell’attesa, conforta il dolore delle madri per i loro figli che, usciti un giorno di casa, non ci sono tornati mai più, perché uccisi da un incidente stradale o perché sedotti dai richiami della giungla. Perché dispersi dalla furia della guerra o perché risucchiati dal turbine delle passioni. Perché travolti dalla tempesta del mare o perché travolti dalle tempeste della vita. (…)

Santa Maria, Vergine dell’attesa, facci capire che non basta accogliere: bisogna attendere. Accogliere talvolta è segno di rassegnazione. Attendere è sempre segno di speranza. Rendici, perciò, ministri dell’attesa».

(da Antonio Bello, Maria donna dei nostri giorni, Paoline, Milano 1993)

E come scriveva san Luigi Grignion de Monfort: “Ad Jesum per Mariam”

Ed è proprio così: Maria ci prende per mano, ci accompagna nel cammino dell’Avvento e della vita, ci nutre con il suo amore di Mamma, ci protegge e, pian piano, ci fa crescere e ci avvicina al suo figlio Gesù.


Ci prepariamo a vivere la Festa dell’Immacolata lasciandoci guidare da alcuni suoi atteggiamenti che possono aiutare i nostri “passi”.

  • Lunedì 2 dicembre Maria, donna dell’attesa;
  • Martedì 3 dicembre Maria, donna di servizio;
  • Mercoledì 4 dicembre Maria, donna missionaria;
  • Giovedì 5 dicembre Maria, donna del vino buono;
  • venerdì 6 dicembre Maria, donna del silenzio
  • lunedì 9 dicembre Maria, donna accogliente. La novena verrà fatta all’interno della S.Messa feriale, in ogni Parrocchia, dopo la Comunione.

Buoni “passi” di Avvento!

 

 

Don  Massimo