Lettera al covid 19

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Caro Coronavirus,

forse renderai difficile a noi preti vivere pienamente il ministero, forse metterai alla prova la nostra pazienza ed ubbidienza, ma sai, carissimo, non ci renderai incapaci di sintonizzarei cuori e farci incontrare, anche attraverso canali diversi, la “nostra” gente.

Noi preti abbiamo celebrato l’Eucarestia per la nostra Comunità e dai selfiearrivati constatiamo che in tanti abbiamo sperimentato la gioia della comunione ed il senso del reale che abita nel cuore ancor prima che nella presenza fisica.

Ed, oggi, domenica, Giorno del Signore, abbiamo suonato a festa le campane delle nostre tre Chiese, davvero una bella e gioiosa scampanata (e sono rimasto stupito che, per la prima volta, nessuno abbia telefonato al Parroco per lamentarsi).

Nella chiesa “grande” di S.M.Ausiliatrice abbiamo esposto l’Eucarestia per tutto il pomeriggio ed i fedeli della nostra Comunità, in piccoli gruppi, in modo ordinato, mantenendo la dovuta distanza gli uni dagli altri, sono passati in preghiera sostando per la comunione spiritualee ritirando con i figli, l’impegno settimanale quaresimale.

Come vedi, la nostra Comunità ha trovato la stradaalternativa per condividere la gioia della Domenica!

L’arcivescovo Mario ci ha messo difronte alla realtà: “non abbiamo il modo per risolvere presto questo problema però abbiamo una possibilità di viverlo bene”.

Proprio così, caro Coronavirus! Non saranno, oggi, le solite vie ordinarie ma abbiamo mille altre scorciatoie per “sintonizzarci” con la nostra gente e “contagiarci a vicenda” nel rendere questa situazione una possibilità reale di Comunità!

#gioiavicenda  #coronavirTus

 

don Massimo