Non potendolo fare sulle finestre di casa, ho scelto, consigliato da una parrocchiana, di accendere un lume, ogni sera, alla statua di San Francesco (nel giardino parrocchiale).
E domenica scorsa, quando ho iniziato questo impegno, è stato significativo, mentre ero lì per la prima volta, sentire (a tutto volume dal Municipio) una canzone di Kekko dei Moda’ che diceva:
“Salvami e allunga le tue mani verso me. Prendimi e non lasciarmi sprofondare.
Salvami ed insegnami ad amare come te”…
Non so, mi è sembrata una “strana” e bella coincidenza! Poi ho sentito la voce di Kekkò dei Modà che, invitando Cassina ad avere fiducia ed a rimanere in casa, definiva proprio questa canzone “una sua preghiera”.
Credo proprio che in questi giorni tutti siamo invitati, ognuno a suo modo, a condividere qualcosa con gli altri.
Il mio sincero grazie a chi (famoso o meno) si mette in gioco per la sua Comunità.
Infatti tutto ciò che è “condiviso” è più bello affrontarlo insieme.