Rischio calcolato…

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Da lunedì 26 aprile, prenderà il via (dati permettendo, ovviamente) una fase di aperture nel nostro Paese. Il Presidente Mario Draghi ha parlato di “rischio calco lato”.

Se ci pensiamo, dal febbraio 2020 ad oggi, abbiamo già vissuto l’attesa, la gioia e il desiderio di libertà in alcune occasioni di “aperture”. Purtroppo (e l’abbiamo sperimentato e vissuto) sono stati “momenti” dove forse la superficialità e il semplice gusto del divertimento (senza pensare ad altro… o ad “altri”) non ci hanno aiutato, anzi, ci hanno riportato nuovamente in “periodi” non semplici con successive chiusure, vincoli e limitazioni. Da domani … cosa cambia?

Ci ho pensato in questi giorni. Senz’altro l’arrivo dei vaccini è un segno di speranza e di fiducia in questa ripresa, ma soprattutto credo che l’esperienza vissuta fino ad oggi ci abbia fatto crescere e maturare su alcuni nostri “stili” di vita.

Da una parte credo che nel nostro Paese coloro che, in questo “rischio calcolato”, hanno la grande responsabilità di custodire la Salute ed il Bene di tutti… abbiano fattobene ogni valutazione. Così pure, dall’altra parte, sono convinto che di fronte alla scaltrezza di un Virus cosi imprevedibile e “variabile” si debba prima o poi affrontare qualche rischio.

Questo però non ci può far dire: “Finalmente, ritorniamo a fare le cose come prima ..!”

Questo però non ci autorizza a pensare: “Ok, io il Covid l’ho già avuto ed anche il vaccino già fatto quindi…” Entriamo in una “fase” attesa (forse anche – per motivi diversi – “dovuta”) con molta fiducia ed altrettanta re sponsabilità facendo tesoro di tutto ciò che l’esperienza di questi mesi ci ha insegnato.

Mi piace che la “riapertura”, più che legata al 25 aprile (Festa della Liberazione), coincida con l’inizio del mese di maggio. Un “tempo” particolare nel cammino della nostra Comunità, dove Maria, Madre di Gesù e Madre della Chiesa, diventa per tanti di noi una “compagna di viaggio”.

Questo però non toglie a ciascuno di noi la seria responsabilità a vigilare, su noi stessi, su chi ci è affidato e su tutti gli altri.

Maria, Madre della Chiesa, prega per noi!

Don Massimo