Sì, ogni croce fiorisce

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E’ stato significativo nel giorno del Sabato Santo, mentre noi preti eravamo in Chiesa per le Confessioni, vedere dei bambini (accompagnati dal papà o dalla mamma o dai nonni) entrare in Chiesa, portarsi alla grande Croce che ci ha accompagnato in Quaresima, sostare un istante in preghiera, deporre un fiore colorato e prendere un lumino da accendere a casa, nel giorno di Pasqua, come segno della Luce di Gesù Risorto.

Il loro semplice gesto ha permesso di ricoprire interamente la Croce (collocata sull’altare) con una ricchezza di diversi fiori colorati, grandi o piccoli, che ci ricordano che la S.Pasqua, per noi credenti, fa fiorire ogni Croce e carica di Speranza la vita dell’uomo.

Non ho potuto, in questi giorni, non ricordarmi nella preghiera del vissuto di alcune nostre sorelle e alcuni nostri fratelli (anche collaboratori in Comunità, vicini a noi sacerdoti) che stanno affrontando la “propria” Croce della sofferenza, della malattia, della preoccupazione, dell’incomprensione, della sfiducia

La mia preghiera, aiutata proprio dal significativo gesto degli amici di terza Elementare, è stata quella di chiedere che ogni Croce, nelle sue varie forme e dimensioni, possa fiorire.

Concludo l’Editoriale di questa prima domenica dopo la Santa Pasqua, condividendo con voi un passaggio della predica di Papa Francesco durante la Veglia Pasquale perché possa essere di augurio per la nostra Comunità e soprattutto per chi, in mezzo a noi, vive la fatica di questo momento.

“Ecco il primo annuncio di Pasqua che vorrei consegnarvi: è possibile ricominciare sempre, perché sempre c’è una vita nuova che Dio è capace di far ripartire in noi al di là di tutti i nostri fallimenti. Anche dalle macerie del nostro cuore – ognuno di noi sa, conosce le macerie del proprio cuore – anche dalle macerie del nostro cuore Dio può costruire un’opera d’arte, anche dai frammenti rovinosi della nostra umanità Dio prepara una storia nuova. Egli ci precede sempre: nella croce della sofferenza, della desolazione e della morte, così come nella gloria di una vita che risorge, di una storia che cambia, di una speranza che rinasce. E in questi mesi bui di pandemia sentiamo il Signore risorto che ci invita a ricominciare, a non perdere mai la speranza”.

Don Massimo