Fate quello che vi dirà

319

Caro Don Massimo, possiamo solo immaginare il turbinio di emozioni e di ricordi che oggi abitano il tuo cuore!

Nel nostro cuore oggi abita la gratitudine! Davanti alla bellezza di un così significativo anniversario i cuori di ognuno di noi non possono che essere colmi di gratitudine…l’intera comunità Maria Madre della Chiesa è pervasa da un immenso senso di gratitudine!

Gratitudine a Dio, per averti scelto, per averti “chiamato” a lasciare le reti e a seguirlo, per averti concesso la Grazia del ministero sacerdotale ed averti voluto qui nostro pastore e guida.

Gratitudine alla tua famiglia, per averti custodito e accompagnato ed averti poi donato alla Chiesa.

Gratitudine alla comunità di Macherio che per prima ti ha accolto, prete novello, con tanta gioia e dove hai mosso i primi passi, magari incerti e sprovveduti, ma pieni di entusiasmo e di amore per Dio e per i fratelli.

Gratitudine alla comunità di Besana che ha camminato con te rendendoti sempre più consapevole dei tanti doni ricevuti; dove sei maturato in fraternità e testimonianza, avvolto dall’affetto di tanti fedeli, dalla preghiera delle preziose suore, dall’esempio dei confratelli e dalla

 presenza paterna del caro parroco Don Francesco.

Il 25esimo di sacerdozio, caro don Massimo, è la sosta in cui si riprende fiato, in cui ci si volta indietro guardando, per un momento, il tratto di strada percorso per ripartire con più slancio di prima!

Una sosta appena, per ricordare quando hai sentita forte ed esigente la chiamata del Signore.

Una sosta appena, per rivivere i momenti in cui ti sei accorto che Qualcuno ti stava cercando, ti stava amando e ti inviava segni che parlano di un di più, di totalità, di donazione.

Una sosta appena, per gioire di quanto il Signore ti abbia donato e ti abbia sostenuto nel cammino!

Una sosta appena, per meravigliarti che sia sempre infinitamente di più l’amore ricevuto dal Signore di quello donato, perché davvero non c’è nessuno che abbia lasciato tutto per Lui e non abbia già ricevuto il centuplo quaggiù in fratelli, sorelle, affetto, esperienze, occasioni.

Una sosta appena, per affidare al Signore i volti che ti hanno accompagnato in questa avventura e vivono già nella pace del Paradiso.

Una sosta appena, perché è già ora di riprendere il cammino con rinnovata energia ed entusiasmo: un altro tratto di strada ti attende, e sulla strada altri sguardi, altre storie, altri pellegrini ti attendono , e attraverso te, attendono l’annuncio di gioia del Vangelo.

La Comunità Pastorale Maria Madre della Chiesa