Nella tribolazione la speranza

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Iniziamo a leggere insieme la Lettera dell’Arcivescovo (Introduzione)

Nella nuova Lettera Pastorale, che in questi prossimi Editoriali desideriamo sfogliare e conoscere, c’è una domanda (nella Introduzione) che ritorna più volte, pensando ai mesi della pandemia che abbiamo vissuto:

“Come attraversiamo il tempo che viviamo, noi discepoli del Signore?”

E l’Arcivescovo dice bene che “alcuni” vivono questo tempo con l’atteggiamento di chi ha chiuso una parentesi e ritorna alla vita normale, senza un incremento di sapienza. “Alcuni” con un’inquietudine che accompagna ogni attività ed incontro… “alcuni” arrabbiati, contestando responsabili e cercando colpevoli.

E dopo questi vari e diversi “identikit” l’Arcivescovo ricorda e rilancia il Messaggio dei Vescovi delle Diocesi di Lombardia: “Con la grazia dello Spirito Santo possiamo vivere questo tempo come occasione per praticare la speranza, testimoniare la carità, restare saldi nella fede”.

Ed indica dei percorsi concreti che potremmo anche noi (insieme e personalmente) fare “nostri”: imparare a pregare (insieme, in famiglia, da soli); imparare a pensare (interrogarsi); imparare a sperare oltre la morte (la fede nella Risurrezione) ed imparare a prendersi cura (forme di solidarietà).

In questo tempo di prova e di grazia la proposta pastorale 2021/22 del nostro Arcivescovo ci invita a proporre il volto di una Chiesa unita, libera e lieta come la vuole il nostro Signore e Maestro Gesù.

Nei prossimi Editoriali cercheremo di cogliere per noi e per la nostra Comunità alcune provocazioni da questi tre significativi aggettivi nell’essere, oggi, Chiesa.

Buon cammino!

Don Massimo