La Missione riguarda anche te

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Lunedì scorso sono stato invitato a Besana in Brianza per la Festa del Santo Crocifisso ricordando il XXV del mio Sacerdozio. Prima della celebrazione mi sono soffermato in preghiera davanti al Santo Crocifisso e alle Reliquie di S. Teresa di Calcutta, ospitate in Basilica proprio in occasione della Festa.

Domenica prossima, nella nostra Diocesi, celebreremo la Giornata Missionaria Mondiale e ci stiamo preparando durante l’Ottobre Missionario. Proprio Madre Teresa di Calcutta era solita dire questa cosa a proposito dell’evangelizzazione e della missione: «La gioia è assai contagiosa. Cercate, perciò, di essere sempre traboccanti di gioia ovunque andiate».

Ciò che Madre Teresa dice della gioia si può dire della esperienza cristiana in quanto tale. Il cristianesimo (cioè la pienezza della vita umana) si trasmette anzitutto per contagio. Da qui parte ogni tipo di “missione”, cioè di trasmissione della fede. Quando questa trasmissione si interrompe o finisce, smette di crescere la fede in noi e attorno noi (e forse a volte ci capita di constatarlo su di noi e anche nelle nostre case).

La missione non riguarda solo i missionari (preti e suore) ma riguarda ogni battezzato, ogni credente in quanto tale.

Proprio in questa domenica nel nostro Duomo (Festa della Cattedrale) l’Arcivescovo Mario darà il Mandato ai Gruppi Barnaba di ogni Decanato. Un gruppo di laici che in questo particolare anno pastorale avranno il compito (o meglio il “mandato” del vescovo) di formarsi e di preparare l’Assemblea Sinodale Decanale: un luogo prezioso di corresponsabiltà dove i laici con uno sguardo particolare sul proprio territorio leggono, si interrogano, si confrontano e indirizzano le nostre Comunità ad “annunciare il Vangelo oggi, lì, in quella situazione, in quel luogo particolare di vita”.

Celebrando non pochi battesimi (da inizio settembre ad oggi) mi colpisce sempre un momento del Rito del Battesimo: il rinnovo delle Promesse Battesimali da parte di chi è presente alla Celebrazione.

Ricordo sempre che il bambino (o la bambina) riceve il “dono” del Battesimo grazie alla “fede della Chiesa”. In quel momento la “Chiesa” è l’Assemblea di parenti e amici presenti che hanno l’occasione di ravvivare la Grazia del proprio Battesimo e di professare la propria fede (sentendosi “pietre vive” della Chiesa).

Non c’è esempio più chiaro per mostrare come il cristianesimo si trasmette anzitutto per contagio (aggiungerei: possibilmente anche di gioia).

Chiediamo a Maria di donarci un po’ del suo cuore così che si realizzi in tutti noi, non solo in coloro che fisicamente sono partiti o partono per la missione, ciò che ci fa pregare la Liturgia: … “il tuo Volto da molti sia riconosciuto, il tuo Nome sia detto Santo, il Vangelo del tuo Figlio Gesù sia cercato e custodito come Parola di salvezza”.

Sempre… traboccanti di gioia!

Don Massimo