Proprio non ci voleva!

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Giovedì 7 luglio, dopo la segnalazione di un parrocchiano riguardo allo sporgersi dal tetto della casa parrocchiale di Camporicco di alcune tegole (sulla Via Don Verderio) abbiamo dovuto richiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco.

E, sinceramente, da questo intervento possiamo dire che “ci è cascata in testa una bella tegola!”. Infatti è stata constata la pericolosità del tetto della canonica (dove abitano don Bangaly e don Silvio) ed è stato raccomandato un controllo anche del tetto della Chiesa Natività di M.V.

Abbiamo subito messo in sicurezza la Casa parrocchiale e parte di Oratorio fino a quando non avremo provveduto a verificare il tutto.

Lunedì 11 luglio abbiamo fatto un sopralluogo con il geom. Scuratti Giovanni e l’arch. Dossi Ambrogio (membri del Consiglio Affari Economici della Comunità) e una Impresa Edile bresciana. L’esito del sopralluogo e delle prime valutazioni è abbastanza preoccupante. Non tanto per la pericolosità immediata del (dei) tetto (tetti) quanto piuttosto del massiccio intervento richiesto e ovviamente della gravosa spesa economica per la Parrocchia di Camporicco.

Non nascondo che stiamo parlando dell’intervento più gravoso tra tutti quelli presi a carico (ed affrontati, ad oggi) da quando sono Parroco di questa Comunità Pastorale.

Ora faremo le opportune ed ulteriori verifiche e analisi. Abbiamo chiesto al più presto di ricevere un preventivo da questa Ditta. Tenete presente che attualmente è tutto molto “incasinato” (scusate il termine, ma rende il concetto) per il numero di interventi che molte ditte stanno portando avanti in questo periodo e per l’approvvigionamento dei materiali da costruzione (un solo esempio: il legname).

Non nascondo una viva preoccupazione sulla situazione che si è creata.

Chiedo, a chi ha voglia e desiderio, di darci una mano con contatti personali, suggerimenti di competenza, conoscenze preziose…  al fine di iniziare a mettere, piano piano, da parte un “fondo” per questo intervento. Mio desiderio, ovviamente in collegamento con la Curia per le dovute autorizzazioni a procedere, è quello di non indebitare la Parrocchia per anni e anni e anni. Alcune Parrocchie “provvidenzialmente” affrontano tali impegni (un esempio non lontano da noi, l’Oasi S.Maria di Cernusco) grazie a donazioni o a lasciti testamentari finalizzati a particolari interventi della propria Parrocchia.

Potete ben comprendere che il Progetto Campanile (che abbiamo già presentato in Curia a maggio) in attesa del via libera della Sovrintendenza …. non so se lo porteremo avanti in questa situazione. Le priorità emerse ora sono ben diverse.

Non mi piace drammatizzare. Solitamente affronto ogni imprevisto con positività. Ma chiedo ad ognuno di voi di iniziare a prendersi a cuore la situazione e soprattutto contribuire insieme a dare un “nuovo tetto” alla nostra Parrocchia.

Sicuramente a settembre (perché purtroppo questi sono i tempi e le disponibilità) vi aggiorneremo in modo più preciso.

Con l’augurio di una buona e “serena” estate!

Don Massimo