Tempo di Avvento….occasione?

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Occasione? Per chi? Per che cosa? (forse qualcuno si starà domandando, dopo aver letto il titolo dell’Insieme).

E’ proprio il nostro Arcivescovo Mario, nella sua Lettera Pastorale, ad invitarci a cogliere ogni “tempo” liturgico o “tappa” del nostro cammino, come un’occasione. Anche per il Tempo di Avvento che oggi iniziamo e ci accompagnerà fino a Natale.

L’apostolo Paolo, nella lettera ai Filippesi scrive: “Non ho certo raggiunto la mèta, non sono arrivato alla perfezione; ma solo mi sforzo di correre per conquistarla, perché anch’io sono stato conquistato da Gesù Cristo. Fratelli, io non ritengo ancora di averla conquistata. So questo soltanto: dimentico del passato e proteso verso il futuro, corro verso la mèta per arrivare al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù”.

Perché il Tempo di Avvento è un’occasione per il mio cammino ed il cammino della nostra Comunità?

Anzitutto perché il contesto nel quale viviamo (e ciascuno lo potrebbe confermare con esempi concreti di vita quotidiana…) rischia di farci dimenticare la dimensione della speranza e l’attesa del compimento.

Ed il nostro Arcivescovo sottolinea che “il cristianesimo, senza speranza, senza attesa dell’incontro con Cristo, si ammala di volontarismo”. Parole forti che rispecchiano molto bene qualche nostra fatica o delusione.

Ecco allora l’occasione: la Chiesa, specie nel tempo di Avvento, ci educa alla speranza.

E parlando di “speranza” dobbiamo distinguerla dall’aspettativa. Infatti c’è differenza tra vivere di aspettative (come spesso capita a noi in vari ambiti della vita) e vivere di speranza: l’aspettativa parte dalla previsione, programmazione, progetti, calcoli … la speranza è fondata sulla fede, sulla promessa di Dio.

Ecco perché, il nostro Vescovo, iniziando questo tempo di Avvento ci chiede di imparare a pregare “venga il tuo regno”. Imparare a pregare come Gesù: venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà!

Lascio ad ognuno di noi due semplici interrogativi per entrare in questo tempo di Avvento e viverlo come un’occasione:

Paolo, nella lettera ai Filippesi scrive: “Corro verso la mèta”

Senz’altro ho molti riferimenti nella mia vita, ma quale è il mio Riferimento?

Quale è la mia mèta?

Accogliendo l’invito del mio Vescovo, quali tempi di preghiera desidero custodire in questo Avvento?

Camminiamo insieme!

Don  Massimo