Quando la sera gli alberi di Natale luccicano e ci si scambiano i doni, una nostalgia inappagata continua a tormentarci e a spingerci verso un’altra luce splendente, fintanto che le campane della messa di mezzanotte suonano e il miracolo della notte si rinnova su altari inondati di luce e di fiori: “E il Verbo si fece carne”.
Allora è il momento in cui la nostra speranza si sente beatamente appagata. Ognuno di noi ha già sperimentato una simile felicità del Natale.
Ma il cielo e la terra non sono ancora divenuti una cosa sola. La stella di Betlemme è una stella che continua a brillare ancora oggi in una notte oscura.
Dove il Bambino divino intende condurci sulla terra è cosa che non sappiamo e a proposito della quale non dobbiamo fare domande prima del tempo.
Una cosa sola sappiamo, e cioè che a quanti amano il Signore tutte le cose ridondano in bene. E inoltre che le vie, per le quali il Salvatore conduce, vanno al di là di questa terra.
O scambio mirabile!
Dio è diventato un figlio degli uomini, affinché gli uomini potessero diventare figli di Dio.
Se mettiamo le nostre mani nella mani del Bambino divino e rispondiamo con un “Sì” al suo “Seguimi”, allora siamo suoi e libera è la via perché la sua vita divina possa riversarsi in noi.
(Edith Stein)
* * *
APPUNTAMENTO
Essere bambini
davanti al Bimbo Dio
per comprendere bene
il Natale.
L’incontro vivo
con Gesù vivo
è la più grande avventura
che possa correre un uomo
quaggiù.
Dal momento che Dio
si è fatto uomo,
ciò che veramente
importa quaggiù
è incontrarsi con questo
Uomo.
Questo ti auguro di vero cuore.
* * *
BUON NATALE!
Dio attende la nostra risposta.
– una risposta di fede: credi e prega
– una risposta di umiltà: non essere egoista
– una risposta d’amore: amatevi gli uni e gli altri come Dio ho amato voi.
Realizziamo questo programma che è di Cristo Signore e vivremo in un mondo migliore, più giusto, più felice.
(A cura di Monsignor Bruno Magnani)