Giornata Diocesana Caritas

240

Anche quest’anno si rinnova il consueto appuntamento con la Giornata Diocesana Caritas: appuntamento che ci offre di parlare, con tutti voi, di alcuni temi che ci stanno particolarmente a cuore e per i quali dobbiamo rendere grazie a Dio.

Innanzitutto vorremmo ringraziare l’appoggio cordiale di quanti compongono la comunità pastorale che, con sollecitudine e fedeltà, ci hanno accompagnato nel percorso di quest’anno dandoci la possibilità di aprire la porta a chiunque sia portatore di un bisogno.
Lo scorso 4 maggio abbiamo festeggiato, con una serie di iniziative, i 25 anni di apertura del nostro centro di ascolto, divenuto cittadino.

Gli anniversari sono ricorrenze che servono! Servono a trovare la forza, la passione e la fantasia per proiettarci verso il futuro; non per compiangerci delle cose non fatte, ma per scoprire, insieme a voi, di avere continue risorse per affrontare gli oggi e i domani.
L’iniziativa che ha enormemente arricchito la ricorrenza, è stato il concorso, proposto a tutte le scuole del territorio, “La solidarietà non si studia”, al quale hanno aderito con grande entusiasmo e fantasia ben 47 classi. Agli alunni dell’istituto comprensivo di Cassina è stato spiegato che la solidarietà non si studia sui libri, non si mangia con diete particolari, non si ingoia in pillole, ma che la solidarietà è semplicemente esserci per gli altri, dove e come c’è bisogno, partendo dalla realtà più consueta: la classe, il gruppo sportivo, il gruppo di amici, qualsiasi luogo vicino alla propria esperienza. “Aiutarsi l’un l’altro senza distinzione di sesso, colore, età o bravura” questa è la definizione data da un ragazzino del Gruppo Ponte. A questa definizione non c’è da aggiungere nulla!, e deve essere da monito per ciascuno di noi, soprattutto per noi adulti!! Non lasciamo che la solidarietà resti una parola generica e ininfluente nella nostra vita!!

Da questa attività dei nostri ragazzi è nata una mostra esposta nei saloni dell’oratorio San Domenico Savio durante la festa patronale di Santa Maria Ausiliatrice, che ha riscosso un vero successo! Da questo materiale è nato un calendario, che sarà disponibile al termine delle Sante Messe, con l’obiettivo di raggiungere ogni famiglia divenendo motivo di riflessione per la famiglia stessa.

La solidarietà si manifesta innanzi tutto nei legami di prossimità, nella capacità di vedere gli altri e i loro bisogni facendosene carico, sentendoci tutti responsabili di tutti e la famiglia resta l’esempio decisivo e di primaria importanza nella comunità.

Tra pochi giorni inizierà l’Avvento con la consueta raccolta di viveri di prima necessità da distribuire nel corso dell’anno. La vostra risposta, pronta e generosa, ci ha consentito di migliorare il nostro intervento, sia in termini quantitativi che di periodo. E a tutti voi dedichiamo un grazie carico di gratitudine e di incoraggiamento: continuate ad aiutarci ad aiutare! Aiutateci a raggiungere quell’obiettivo di quattro famiglie su dieci che ci eravamo posti lo scorso anno.

In questa stagione difficile dal punto di vista economico e finanziario nella nostra comunità sempre più persone si trovano a fare i conti con la povertà divenendo così molto vulnerabili. Bisogna volerli guardare in faccia, perché sono il nostro prossimo, perché sono nostri fratelli.

Un vecchio rabbino domandò una volta ai suoi allievi da che cosa si potesse riconoscere il momento preciso in cui finiva la notte e cominciava il giorno. “Forse quando si può distinguere con facilità un cane da una pecora?”. “No” disse il rabbino. “Quando si distingue un albero di datteri da un albero di fichi?”. “No” ripeté il rabbino. “Ma quando allora?” domandarono gli allievi. Il rabbino rispose: “È quando guardando il volto di una persona qualunque, tu riconosci un fratello o una sorella. Fino a quel momento, è ancora notte nel tuo cuore.

Nel nostro cuore, è cominciato il giorno?

Scarica il Rendiconto finanziario Novembre 2010 – Ottobre 2011