Scendere con Cristo per risalire come Cristiani

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La salvezza del Signore è offerta a tutti i popoli, ad ognuno di noi.

Ecco perché la celebrazione del Natale di Gesù culmina con la manifestazione (epifania).

Appena nasce Gesù Bambino gli angeli invitano i pastori. Scrutando i segni e le profezie arrivano i magi, i pagani, da lontano. C’è poi il lungo periodo della vita nascosta, dopo che alla morte di Erode la Santa Famiglia torna a Nazaret.

Poi Giovanni Battista prepara la strada…

Al battesimo di Gesù: “venne una voce dal cielo: Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento”. Con questa manifestazione viene rivelato dal Padre che è lui il Messia atteso, è lui “il più forte” che Giovanni Battista annunciava e a cui chiedeva di preparare la strada.

Vale sempre la pena ricordare e precisare che Gesù non ha ricevuto il Sacramento del Battesimo, perché i sette Sacramenti sono stati istituiti in seguito da Gesù stesso.

Giovanni Battista invitava alla conversione per riconoscere e accogliere il Messia, chiedeva gesti concreti e il primo era quello di voler far penitenza per i propri peccati. Il segno consisteva nello scendere nelle acque del Giordano.

Gesù non ne aveva bisogno.

Ma lui, l’Agnello innocente, veniva a prendere su di sé (“ecco l’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo”) le conseguenze dei nostri peccati. Questo è il motivo per cui Gesù compie questo gesto penitenziale e proprio in questo gesto il Padre rivela che è lui il Messia atteso.

I Padri della Chiesa hanno sempre visto in questo gesto un significato molto profondo: mentre tutti i peccatori scendevano al Giordano per purificarsi, Gesù, il Santo, scendendo nelle acque del Giordano santifica il Giordano e tutte le acque per il battesimo degli uomini (fonte battesimale).

Dunque Dio manifesta il suo amore onnipotente con questo “gesto di solidarietà” che Gesù compie.

Ma sappiamo bene che questa “solidarietà” è la carità: cioè l’amore di Dio che risplende nell’ “amore più grande”: dare la vita per la nostra salvezza.

“Io vi ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo”; tutti i Sacramenti sono opera dello Spirito Santo.

Dunque Giovanni annuncia il vero Battesimo che sarà dato da Gesù. Il Battesimo nello Spirito indica il dono di effusione che viene donato nel Battesimo e suggellato dalla Cresima. Riconosciamo e accogliamo Gesù, la luce e l’amore vero!

Siamo stati rigenerati in lui: ravviviamo la nostra rigenerazione e viviamola, solo così saremo vincitori e “la vittoria è la nostra fede”.

Don Romano De Angelis