“È GIOIA!” – La grandezza di Dio e del suo amore

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Oh, come sono contento!” esclama fe­lice Marcello entrando in casa.

Cos’è successo di bello, caro?” lo interroga la moglie mentre Chiara, alzando gli occhi dal libro che sta leggendo al fratellino, chiede curiosa: “Papa, perché sei così felice?

Marcello ha notato che perfino Stefano, che sta in camera sua con le cuffie, pur non volendo farlo vedere, ha sbirciato incuriosito verso la sala cer­cando di capire cosa ha reso felice il padre.

È una cosa così bella che voglio che la indoviniate voi” risponde il papa stuzzicando la curiosità di tutti.

Ci prova la mamma: “lo credo che il tuo capo abbia apprezzato il tuo lavoro e ti abbia dato un bel premio tipo una vacanza romantica per due“.

Sarebbe bello, sì ma è qualcosa di più bello“.

De­lusa, Sofia, cede la parola ai figli che però, rifiutando la sfida lanciata dal papa, sanno solamente aumentare la dose di insistenza “Dai! Dicci perché sei così contento. Dai, dai, dai!“.

Marcello è troppo contento; si siede in poltrona e guardando negli occhi la moglie Chiara e i figli Stefano, Sofia e Alberto svela il mistero: “Poco fa, mentre stavo venendo qui a casa, ho alzato gli occhi ed ho visto un bellissimo cielo stellato ed un’altret­tanto bella mezza luna. Le stelle erano tantissime.

Allora ho pensato a quanto grande è l’universo che contiene tutte queste stelle che non riesco neppure a contare, così grande che nemmeno con il razzo più veloce che si possa costru­ire riuscirei a giungere ai suoi confini; e poi mi è venuto in mente che chi ha creato tutto questo deve essere ancora più grande.

Poi ho pensato a quanto sono piccolo io, io che sono uno dei miliardi di uo­mini che vivono su questo piccolo pia­neta chiamato Terra che gira attorno ad una stella che noi chiamiamo Sole, stella che fa parte di un insieme di al­tre stelle chiamata galassia la quale è solo una parte piccola dell’universo.

Mi sono chiesto poi come Dio, il creatore di tutto ciò, possa interessarsi a me, così pic­colo tra i piccoli.

Impensabile!

Eppure, e qui è scoppiata la mia gioia, quel Dio immenso si è fatto bimbo, bimbo più piccolo anche di me, e poi, diventato grande, ci ha insegnato ad amarci e ci ha amato al punto di morire sulla croce per noi. Poi è risorto ed ora è vivo ed è in mezzo a noi e ha voluto che anche noi viviamo per sempre come Lui.

Non è una notizia meravigliosa che vi riempie di gioia sapere che Dio, così grande e così potente, ci voglia tanto bene?

Ho tanta gioia in cuore, Sgnore, perché “Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissato, che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricor­di, il figlio dell’uomo, perché te ne curi?

Davvero l’hai fatto poco meno di un dio, di gloria e di onore lo hai coronato”. (Salmo 8)