Eccomi (… eccoci) al vostro servizio!

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Con l’ingresso solenne (ufficiale) di questa domenica “entro” come parroco in questa Comunità Pastorale “Maria Madre della Chiesa” ed “iniziamo” la nostra nuova Diaconia (io, don Fabio, don Bangaly e don Silvio).

Madre Teresa di Calcutta diceva che “nel nostro servizio non contano i risultati, ma quanto amore metti in ciò che fai”. Questo vuole essere il nostro punto di partenza e la preziosa bussola del nostro ministero.

C’è un’espressione molto bella di S. Gregorio Magno che, in questi primi mesi in mezzo a voi, sento profondamente vera: “molte cose nella S. Scrittura che da solo non sono riuscito a capire, le ho capite mettendomi di fronte ai miei fratelli… grazie a voi imparo ciò che a voi insegno; infatti, con voi ascolto ciò che a voi dico…”.

Nel mio cuore in questo “inizio” ci sono dei desideri…

Il primo desiderio è quello di portare Gesù… io resto molto affezionato a quell’asinello che porta Gesù dentro le mura di Gerusalemme… “ASINUS PORTANS MYSTERIA” mi sembra sia la definizione più bella del prete. Portare Gesù! E a voi chiedo questo, chiedetemi (chiedeteci) questo, poi se si riesce anche altro, ma chiedete al vostro parroco e all’intera Diaconia, anzitutto di portare Gesù, di accompagnarvi all’incontro con lui, perché senza di lui il nostro ministero si svuota.

Un altro desiderio è di incontrare la gente. Abbiamo vissuto già degli incontri significativi in queste settimane e subito da domani (lunedì 26 ottobre) dopo aver fatto noi “ingresso” in questa Comunità, inizieremo ad “entrare” nelle vostre case e nella vostra quotidianità con il desiderio di “incontrarvi”, con l’augurio di cogliere, nel rispetto del cammino di ciascuno, il dono di un Dio che “per primo” entra nella  vita di ognuno e si fa vicino.

Un ultimo desiderio è quello di saper custodire la Comunione come esperienza più vera della fedeltà al Vangelo e alla Chiesa. Una comunione tra noi (in forza del Battesimo!!) che si allarga concretamente ai nostri Gruppi, alle nostre Associazioni, ai nostri Movimenti, alla storia delle nostre tre Parrocchie, all’intera Comunità di Cassina. Custodire la comunione, non costruirla, perché quello è opera del Signore dentro la nostra seria e matura docilità a lasciarci guidare e condurre dallo Spirito.

Ecco perché concludo con una invocazione a me cara (che accompagna il mio essere prete “preso a servizio” in ogni incontro, ogni èquipe, ogni riunione, ogni verifica…): “Infondi in noi o Signore il dono del tuo Spirito. Tutto ciò che noi facciamo abbia inizio da Te, sia per Te condotto ed in Te trovi il suo compimento”.

 

Don Massimo