In quaresima…. La nostra carità per don Paolo

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Abbiamo scelto come Consiglio Pastorale della nostra Comunità di appoggiare in questo cammino di Quaresima non uno dei Progetti di Carità proposti dalla Diocesi ma uno “nostro”. Il “nostro” Progetto di Carità, che vogliamo “realizzare” insieme ce lo propone don Paolo Mandelli, che è stato prete qui in mezzo a noi ed ora è sacerdote “fidei donum” in Africa. In questa lettera inviata a don Fabio, ci presenta questo “sogno” che insieme a lui desideriamo realizzare.

Buon Cammino di Quaresima…nella Carità !

Don Massimo


Caro don Fabio, come stai? Io sto bene, ora sono in questa parrocchia fondata dieci anni fa da preti ambrosiani.

Vorrei proporti l’iniziativa di aiutare la costruzione di un “forage”.

Sai? In un luogo dove la temperatura media annuale è una delle più alte tra i territori abitati, l’esigenza di attingere all’acqua è la più urgente. Il clima nel nord del Camerun è presto detto: per 7 mesi non piove e per 5 mesi viviamo la stagione delle piogge.

Come si vive sette mesi senza pioggia? Le persone rispondono a questa esigenza scavando a mano dei pozzi nei pressi delle loro case (trovandosi l’acqua ad una profondità di circa 12/15 metri). Il problema principale è mantenere puliti i pozzi; soprattutto gli animali (lucertole, uccelli, … e tanto altro) possono inquinare l’acqua causando poi malattie (febbre tifoidea, dissenterie, infezioni, …). E il pozzo vicino alle case talvolta è anche un rischio per i bambini che, giocando attorno, possono cadere dentro.

Comprendete bene come un pozzo scavato con la pompa è più sicuro e al tempo stesso più igienico.

A cosa serve l’acqua, mi chiederai? Come in Italia l’uso dell’acqua è per bere, cucinare, lavare gli indumenti e lavarsi; in più è indispensabile per irrigare le coltivazioni e fare i mattoni con terra e paglia (come in Egitto al tempo di Mosè). Nel corso degli anni i parroci miei predecessori hanno aiutato la popolazione a scavare i pozzi. I più grandi di Cassina si ricorderanno che avevamo già partecipato alla raccolta fondi “UN POZZO PER DJALINGO”. Questo pozzo si trova nel villaggio di Djeffatou, un villaggio della Parrocchia di Djalingo e quando vado a celebrare messa mi ricordo di voi e del nostro impegno. Per questo ringrazio il Signore per voi. Perché coinvolgere la Comunità e i RAGAZZI MISSIONARI in questo progetto per un pozzo? Semplice! Perché il compito di approvvigionare l’acqua nella casa spetta ai ragazzi. Ciascuno in base alla sua capacità si reca al pozzo con una bottiglia, un fusto, un bidone sul carretto e contribuisce al fabbisogno giornaliero.

Ma quanti litri di acqua al giorno sono necessari per tutti questi usi in una famiglia? I parrocchiani mi hanno spiegato che una famiglia di circa 8/10 persone ha bisogno di circa 200 litri d’acqua, questo significa che ogni giorno dell’anno i ragazzi al mattino presto prima di andare a scuola fanno il primo viaggio al pozzo e versano l’acqua in contenitori di terracotta capaci di conservare l’acqua in una temperatura gradevole. Vi ringrazio fin d’ora per il vostro interessamento e vi raggiungo con un abbraccio caloroso e soprattutto con la preghiera.

don Paolo