Che bello vedere un paese che si colora!

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Non nascondo la viva attesa che sta crescendo in me nel vedere “come sarà” e “cosa si farà” al “Palio delle Contrade” qui a Cassina de’ Pecchi.

Per me (e anche per don Fabio e don Bangaly) è la prima volta che assisterò a questo evento.

Per ora, in questi giorni, rimango felicemente contagiato dall’entusiasmo di chi passa, nel tardo pomeriggio, per le vie del nostro Paese con la macchina (musica e voce) nel dare l’annuncio di questa “festa”; ed anche mi sento preso (incontrando tanti cassinesi, giovani e non) dalla passione di chi chiede un’iscrizione particolare a qualche gara, di chi coinvolge in questa allegra aggregazione e di chi invece “dipinge” il nostro Paese con il colore bianco, blu, rosso e verde.

Belli i “colori” che distinguono “ogni” Contrada.

Mi si conceda un po’ di fantasia nel vedere nel colore “bianco” abbinato alla Contrada “La Vecchia” il colore accogliente della luce “nonostante” i grandi ed alti palazzi ed i luoghi di passaggio e di incontro come la Stazione metropolitana, i negozi e la Posta; nel colore “blu” abbinato alla Contrada “Martesana” il colore del Naviglio che caratterizza il nostro territorio e a volte (con qualche bel tramonto) rende spettacolare e (perché no?) romantico il nostro Paese; nel colore “rosso” abbinato alla Contrada “Sant’Agata” il colore della testimonianza dei Martiri (Agata e Fermo) che segnano la storia di fede e di tradizione della nostra Comunità; e infine nel colore “verde” abbinato alla Contrada “Camporicco” il colore rilassante dei campi sul confine con Vignate che tante volte danno respiro e pace a chi osserva e guarda (e non mi fa rimpiangere la Brianza).

Scusate la mia strana “fantasia”, ma questo solo per dire che la nostra Comunità ha tanti colori ed ogni colore ha la sua originalità, la propria storia e la sua preziosa ricchezza.

Oggi celebriamo nella Chiesa la Festa di Pentecoste. Il dono dello Spirito Santo ci entusiasmi sempre più a cogliere il nostro colore, a scoprire il dono e il carisma che ognuno di noi è per gli altri, ma soprattutto ci entusiasmi a metterci sempre più in comunione scoprendo la bellezza della “convivialità delle differenze” (con una immagine cara a don Tonino Bello).

Buona festa di PENTECOSTE all’insegna (perché no?) del “Palio delle Contrade”!

 

Don Massimo