Anche in estate la messa dia gioia!

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Nelle nostre tre parrocchie, alla domenica, il suono solenne e allegro delle campane ha la magia di annunciare la Messa e creare un clima di festa.

Per alcuni è già motivo di buon umore e per altri “di passaggio” indica una direzione: “sì la festa è qui!”.

Può capitare, terminata la Messa, che i fedeli una volta usciti dalla Chiesa e fermi in piazza diffondano una impressione sorprendente. Quale?

Ci sono quelli che escono di chiesa in tutta fretta, se ne vanno senza salutare nessuno, portano in giro per il paese il muso lungo di quelli che pagano la tassa controvoglia, come se il precetto li avesse derubati di un’ora di tempo.

Ci sono quelli che si fermano sul sagrato un gruppo di qui e un gruppo di là. Gli uni a dire: “Questa Messa delle 10.30 è una assurdità! Era così comodo quando era alle 10.00 e l’altra alle 11.30: che cosa è venuto in mente al parroco di cambiare in Estate? Avrà dato retta come al solito ai suoi amici”.

Gli altri a dire: “Oggi il don avrà detto anche delle cose intelligenti, ma come è lungo! La Messa viene a durare quasi un’ora.. poi anche il coro!” e così si sta a mormorare per una buona mezz’ora.

Altri ancora: “Ha dato una marea di avvisi, ma morire che abbia ricordato l’appuntamento del nostro gruppo”

Infine: “Ma ancora oggi ha celebrato lui? Ma che Messa ha fatto don…?”

Dunque quale è il messaggio per il paese?

Ci sono praticanti che forse pensano che si debba andare a Messa per fare una riserva di malumore da seminare per tutti i giorni della settimana.

Ci credereste voi che la Messa è la celebrazione del mistero che ci rende un cuor solo e un’anima sola?

 

MONS. MARIO DELPINI