Cara catechista

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Eh sì… ha inizio un altro anno di Catechismo!

Hai salutato solo ieri il tuo gruppo di “scalmanati” (ovviamente si fa per dire !?!) prima dell’Estate e siamo già qui, si ricomincia o con loro (un po’ più cresciuti) o con altri (un po’ più piccini) … O forse sei alla tua prima esperienza… Ecco, ora, si parte!

Che bello l’inizio! Quante attese, quanti desideri, quanta carica, quanto entusiasmo… ok, sì, forse anche qualche timore (ma ci sta!).

A te il mio e nostro “grazie” per condividere l’annuncio del Vangelo, la testimonianza cristiana, la gioia della vita, il cammino di fede, la passione educativa, l’amore per la Chiesa e per la Comunità (nel volto di chi ti sarà nuovamente affidato).

Sai, non è scontato che tu sia qui in “questo” inizio. Potevi fare altre scelte. Potevi prendere altri impegni. Potevi offrire la tua disponibilità o spendere il tuo tempo in altro modo. Ed essere altrove, in piena libertà.

Invece sei qui, alla linea di partenza. Hai deciso di rimetterti in gioco in questa “Comunità educante”. Grazie!

La prima cosa che desidero augurarti è quella di amare Gesù! Sì, amalo. Sai? Sta proprio qui il segreto di ogni “inizio”. “La prima cosa, per un discepolo – ha detto Papa Francesco a dei catechisti – è stare con il Maestro, ascoltarlo, imparare da Lui. E questo vale sempre, è un cammino che dura tutta la vita”. AmaLo, trova il tempo per stare con Lui; ascoltaLo; apri a Lui il tuo cuore e parla a Lui di chi ti sta a cuore (ed anche di chi ti fa venir “mal di fegato”).

Poi ama la tua Comunità. E’ vero non sarà perfetta, ma è la “tua” Comunità. E’ la nostra Comunità. Il tuo Parroco, i tuoi preti. E’ il “volto” della Chiesa, qui, a Cassina. Cerca sempre il Bene prima del male, valorizza ciò che unisce e collabora con gesti semplici ed autentici alla comunione e non alla divisione. “Il cuore del catechista – ha detto sempre Papa Francesco – vive sempre questo movimento di ‘sistole – diastole’: unione con Gesù – incontro con l’altro. Sono le due cose: io mi unisco a Gesù e esco all’incontro con gli altri. Se manca uno di questi due movimenti non batte più, non può vivere”.

Infine allenati a lavorare in Equipe. Non sì è omologati ma originali. Sforzati di trovare anzitutto il “dono” che l’altro/a è per te, per l’intera Equipe prima di sottolineare lo sbaglio o il difetto che ti infastidisce. E’ vero, a volte da soli si può andare più veloci, si può essere più bravi, si può essere meglio protagonisti, ma insieme si fa meno fatica e si testimonia umilmente la comunione. Non dimenticare il famoso detto africano: “Per educare ci vuole un intero villaggio”.

Riceverai il Mandato educativo. Sì tra qualche domenica (alla Festa dell’Oratorio) “questa” Comunità ti darà il Mandato ad essere catechista.

Questo perché riconosce in te il desiderio di cercare e amare Gesù, di amare “questa” Comunità costruendo la comunione, di “rimetterti in gioco” nel camminare ed educare insieme.

Grazie per essere qui a ri-partire insieme e buon cammino con chi ti verrà affidato!

 

Don Massimo