Lettera a Gesù bambino

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Caro Gesù Bambino,

è il “quarto Natale” che celebro in questa Comunità e desidero confidarti che, di anno in anno, cresce sempre più  in me – parroco – una familiarità, una conoscenza ed un legame che rendono davvero “unici” questi momenti di festa e di fede. Se per un prete la vocazione è la sua “annunciazione”, senz’altro poi nel ministero sacerdotale, la Comunità è la sua “incarnazione”. Per me ti chiedo, in questo Natale, il dono dell’Entusiasmo (dal greco “enthusiasmos” =  con Dio dentro di sé).

Caro Gesù Bambino, il mio sincero grazie per i confratelli sacerdoti (don Fabio, don Bangaly e don Silvio); la nostra semplice fraternità possa continuare ad essere un dono per noi e soprattutto un segno per tutti, nel rispondere con gioia alla propria vocazione ed al mandato che la Chiesa ed il nostro Vescovo ci ha affidato qui, ora, in questa nostra Comunità. Per noi ti chiediamo, in questo Natale, il dono della Comunione.

Caro Gesù Bambino ti affido tutte le Volontarie e i Volontari che svolgono svariati servizi ed impegni nelle nostre Parrocchie, nelle Chiese ed Oratori. Sai bene che sono una presenza “preziosa” per questa Comunità. Per loro ti chiedo, in questo Natale, il dono della Gratuità.

Caro Gesù Bambino sono tante le famiglie incontrate in questi mesi durante le Benedizioni di Natale. Porto qui, davanti a Te, tutti ed ognuno. Con la propria storia, il proprio vissuto, le soddisfazioni e le delusioni, le sicurezze e le paure (per il lavoro, per i figli, per il futuro…). Per loro ti chiedo, in questo Natale, il dono della Speranza.

Caro Gesù Bambino grazie per i tanti nonni in questa Comunità. Qualcuno dice che sono pesanti, che raccontano sempre le stesse cose, che mentre parli si addormentano, che non capiscono quello che gli dici perché sono vecchi: ma cosa c’è di più bello di ricevere una carezza ed un abbraccio dai nonni? Sono davvero, in non pochi casi, degli “Angeli” speciali. Per loro ti chiedo, in questo Natale, il dono della Salute.

Caro Gesù Bambino, non posso non mettere qui davanti a Te, i malati delle nostre famiglie. E’ vero, non tutte le malattie sono uguali, ma ogni malattia a Natale rischia di offuscare quel clima di serenità e di pace che dovrebbe esserci in ogni casa. Tu, caro Gesù Bambino, non sei nato forte, ma debole e fragile e sai bene cosa significhi portare una Croce. Per loro ti chiedo, in questo Natale, il dono della Gioia.

Caro Gesù Bambino, grazie per tutte le persone che a Natale vengono in Chiesa a festeggiarti. E’ vero, forse, per alcuni di loro è l’unica occasione (in un anno) di mettersi qui davanti a Te. Però ci sono, sono qui, alla Messa della Notte, riempiono le nostre Chiese. Per loro ti chiedo, in questo Natale, il dono da “ravvivare” della Fede.

Caro Gesù Bambino, grazie per la presenza nel nostro Oratorio di Preadolescenti, Adolescenti, 18/19enni e Giovani che “insieme” camminano e vivono esperienze ed incontri significativi (è bello, all’inizio di ogni anno, a settembre, assistere al momento dei “passaggi” da un cammino all’altro). Per loro ti chiedo, in questo Natale, il dono del Desiderio.

Caro Gesù Bambino, il mio ricordo anche per chi non celebra e non festeggia il Natale per “diversi motivi”. Che bello sarebbe se, oltre alle Luminarie che colorano le vetrine e le strade di Cassina, potessero essere “toccati” anche dalla Luce che risplende in coloro che celebrano la Tua Venuta in mezzo a noi. Per loro ti chiedo il dono dello Stupore e per noi cristiani di questa Comunità il dono della Testimonianza.

Caro Gesù Bambino, porta nel cuore di ognuno di noi la tua Pace! Sì, la Pace, perchè “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama” è stato l’annuncio ai pastori a Betlemme e diventa ora, a Natale, la preghiera più vera ed il nostro canto più solenne!

Don Massimo