Oggi, Festa della Famiglia condivido con voi dieci semplici “provocazioni” che prendo da alcuni, fra i tanti, interventi di Papa Francesco. Fatene tesoro e, se avete un po’ di tempo, parlatene in famiglia e confrontatevi. Infatti credo che celebrare questa Festa, oltre alla preziosa preghiera per ogni famiglia della nostra Comunità, ci offra anche l’opportunità di riflettere e dialogare sul nostro “essere” famiglia.
- È nella famiglia che impariamo ad aprirci agli altri, a crescere in libertà e in pace.
- E questa è la grande missione della famiglia: fare posto a Gesù che viene, accogliere Gesù nella famiglia, nella persona dei figli, del marito, della moglie, dei nonni… Gesù è lì.
- Sì, essere madre non significa solo mettere al mondo un figlio, ma è anche una scelta di vita. Cosa sceglie una madre, qual è la scelta di vita di una madre? La scelta di vita di una madre è la scelta di dare la vita. E questo è grande, questo è bello.
- Le madri sono l’antidoto più forte al dilagare dell’individualismo egoistico. “Individuo” vuol dire “che non si può dividere”. Le madri invece si “dividono”, a partire da quando ospitano un figlio per darlo al mondo e farlo crescere.
- Per essere un buon padre, la prima cosa è essere presente nella famiglia, condividere le gioie e i dolori con la moglie, accompagnare i ragazzi man mano che vanno crescendo.
- Il padre cerca di insegnargli ciò che il figlio ancora non sa, di correggere gli errori che ancora non vede, di orientare il suo cuore, di proteggerlo dallo scoraggiamento e dalle difficoltà. Tutto ciò standogli vicino, con dolcezza e con una fermezza che non umilia.
- Essere figli ci permette di scoprire la dimensione gratuita dell’amore, di essere amati senza aver fatto nulla per meritarlo, prima di saper parlare o pensare, e addirittura prima di venire al mondo. È un’esperienza fondamentale per conoscere l’amore di Dio.
- Una società che rifiuta gli anziani è una società senza dignità, perde le sue radici e appassisce; una società che non si circonda di figli, che li considera un problema, un peso, non ha futuro.
- Com’è bello l’incoraggiamento che l’anziano riesce a trasmettere al giovane in cerca del senso della fede e della vita! È veramente la missione dei nonni, la vocazione degli anziani. Le parole dei nonni hanno qualcosa di speciale per i giovani. E loro lo sanno.
- I bambini ci ricordano un’altra cosa bella; ci ricordano che siamo sempre figli. Anche se uno diventa adulto o anziano, anche se diventa genitore, se occupa un posto di responsabilità, al di sotto di tutto questo rimane l’identità di figlio. Tutti siamo figli. E questo ci riporta sempre al fatto che la vita non ce la siamo data noi, ma l’abbiamo ricevuta.
Buon “dialogo” e buona settimana!
Don Massimo