Perché’ non parlarne in famiglia?

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Oggi, Festa della Famiglia condivido con voi dieci semplici “provocazioni” che prendo da alcuni, fra i tanti, interventi di Papa Francesco. Fatene tesoro e, se avete un po’ di tempo, parlatene in famiglia e confrontatevi. Infatti credo che celebrare questa Festa, oltre alla preziosa preghiera per ogni famiglia della nostra Comunità, ci offra anche l’opportunità di riflettere e dialogare sul nostro “essere” famiglia.

  1. È nella famiglia che impariamo ad aprirci agli altri, a crescere in libertà e in pace.
  2. E questa è la grande missione della famiglia: fare posto a Gesù che viene, accogliere Gesù nella famiglia, nella persona dei figli, del marito, della moglie, dei nonni… Gesù è lì.
  3. Sì, essere madre non significa solo mettere al mondo un figlio, ma è anche una scelta di vita. Cosa sceglie una madre, qual è la scelta di vita di una madre? La scelta di vita di una madre è la scelta di dare la vita. E questo è grande, questo è bello.
  4. Le madri sono l’antidoto più forte al dilagare dell’individualismo egoistico. “Individuo” vuol dire “che non si può dividere”. Le madri invece si “dividono”, a partire da quando ospitano un figlio per darlo al mondo e farlo crescere.
  5. Per essere un buon padre, la prima cosa è essere presente nella famiglia, condividere le gioie e i dolori con la moglie, accompagnare i ragazzi man mano che vanno crescendo.
  6. Il padre cerca di insegnargli ciò che il figlio ancora non sa, di correggere gli errori che ancora non vede, di orientare il suo cuore, di proteggerlo dallo scoraggiamento e dalle difficoltà. Tutto ciò standogli vicino, con dolcezza e con una fermezza che non umilia.
  7. Essere figli ci permette di scoprire la dimensione gratuita dell’amore, di essere amati senza aver fatto nulla per meritarlo, prima di saper parlare o pensare, e addirittura prima di venire al mondo. È un’esperienza fondamentale per conoscere l’amore di Dio.
  8. Una società che rifiuta gli anziani è una società senza dignità, perde le sue radici e appassisce; una società che non si circonda di figli, che li considera un problema, un peso, non ha futuro.
  9. Com’è bello l’incoraggiamento che l’anziano riesce a trasmettere al giovane in cerca del senso della fede e della vita! È veramente la missione dei nonni, la vocazione degli anziani. Le parole dei nonni hanno qualcosa di speciale per i giovani. E loro lo sanno.
  10. I bambini ci ricordano un’altra cosa bella; ci ricordano che siamo sempre figli. Anche se uno diventa adulto o anziano, anche se diventa genitore, se occupa un posto di responsabilità, al di sotto di tutto questo rimane l’identità di figlio. Tutti siamo figli. E questo ci riporta sempre al fatto che la vita non ce la siamo data noi, ma l’abbiamo ricevuta.

 

Buon “dialogo” e buona settimana!

Don Massimo