Colori “diversi” per il Palio!

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Che dire? Se la memoria non mi inganna, ricordo che due anni fa, in occasione della Festa del Palio, il titolo dell’Insieme era: “Che bello vedere un paese che si colora”! Ed esprimevo da una parte, la curiosità e dall’altra l’attesa nel vedere il mio “primo” Palio qui a Cassina.

Allora accennavo al fatto di rimanere anch’io sinceramente coinvolto dall’entusiasmo di chi, nel tardo pomeriggio, passava per le vie del nostro Paese con la macchina nel dare l’annuncio del grande “evento” ed anche dalla passione di chi invece cercava concorrenti che gareggiassero per la propria Contrada…  Ed in un clima, davvero bello ed allegro, ecco l’opera quasi certosina di chi invece si sbizzarriva a “dipingere” l’intero Paese con il colore bianco, verde, rosso e blu della propria Contrada.

Oggi, a distanza da quel primo Palio, credo che questa “tappa” nella nostra Comunità (anche dopo la vivace Campagna Elettorale) faccia apprezzare ancor di più l’essere diversi (per stile, idee e scelte) ma preziosi gli uni per gli altri nel rendere vivace, colorato e partecipato un evento (non solo “a” Cassina) ma “di” Cassina (quindi di tutti noi). Ben vengano le tifoserie, gli schieramenti, i gruppi ed ogni tipo di diversità purchè si sappia che dopo il tempo della scelta, della preparazione e dell’allenamento c’è il tempo dell’incontro tra colori sì “diversi”, ma “diversi per…” far vivere ed esistere il Palio.

Permettetemi di concludere con quel primo Editoriale che raccontava il Palio dove soffermandomi con fantasia sui colori delle Contrade scrivevo: “Vedo nel colore “bianco” abbinato alla Contrada “La Vecchia” il colore accogliente della luce “nonostante” i grandi ed alti palazzi ed i luoghi di passaggio e di incontro come la Stazione metropolitana, i negozi e la Posta; nel colore “blu” abbinato alla Contrada “Martesana” il colore del Naviglio che caratterizza il nostro territorio e a volte (con qualche bel tramonto) rende spettacolare e (perché no?) romantico il nostro Paese; nel colore “rosso” abbinato alla Contrada “Sant’Agata” il colore della testimonianza dei Martiri (Agata e Fermo) che segnano la storia di fede e di tradizione della nostra Comunità; e infine nel colore “verde” abbinato alla Contrada “Camporicco” il colore rilassante dei campi sul confine con Vignate che tante volte danno respiro e pace a chi osserva e guarda (e non mi fa rimpiangere la Brianza)”.

Ci diamo l’appuntamento a domenica prossima (9 giugno, festa di PENTECOSTE) dove, alla S.Messa delle ore 10.00 in S.M.Ausiliatrice, saranno presenti i Capi Contrada con i colori delle proprie Bandiere per la Benedizione solenne del Palio!

Che dire, allora?

Mi piace citare Charlie Chaplin, quest’attore comico che diceva: “Alza gli occhi al cielo, non troverai mai arcobaleni se guardi in basso”.  L’avventura del Palio stimoli i cassinesi a “guardare oltre” il proprio colore, desiderando l’arcobaleno. Perché è questo che rende affascinante un Palio e bella ed attraente una Comunità.

 

Don Massimo