La ricchezza della vita risorta

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In questo Tempo pasquale, mi ha colpito la preghiera che la Liturgia ci ha fatto fare in una delle nostre celebrazioni eucaristiche. Si chiedeva: “Effondi largamente, o Dio, nei nostri cuori la grazia dei sacramenti pasquali perché ci renda capaci di accogliere la ricchezza della vita risorta”.

Mi son chiesto:

“Ma quale ricchezza?”

Anzitutto la “ricchezza” della Fede. Celebrare la Pasqua è celebrare il fondamento della nostra fede. Ravvivare quel dono prezioso ricevuto, da custodire e far crescere. Come ci ricordava spesso il Cardinal Dionigi Tettamanzi: una fede professata, celebrata e vissuta. Ecco allora che “accogliere la ricchezza della vita risorta” è rinnovare con gioia il cammino di fede. Con le parole di Tommaso potremmo dire: “Mio Signore e mio Dio”.

Poi la “ricchezza” della Speranza. Celebrare la Risurrezione di Gesù dopo la Passione, Croce e Morte è caricarci di speranza. Una Speranza per me, per noi che è un incontro, un legame col Signore Gesù. Un relazionarci a Lui che ci ricorda, nella concretezza della quotidianità, che siamo pellegrini e non vagabondi. Ecco allora che “accogliere la ricchezza della vita risorta” è allenarsi, di giorno in giorno, ad avere uno sguardo “cristiano” sulla realtà: uno sguardo di speranza. Ci aiuta papa Francesco quando dice: “I Vangeli non si chiudono col Venerdì santo, vanno oltre. (…) Chi segue Gesù –  il cristiano – non è un profeta di sventura ma un missionario di speranza”.

Infine la “ricchezza” della Carità. Celebrare la Pasqua è celebrare l’Amore di Dio per me, per noi, per tutti. “Dai loro frutti li riconoscerete” (Mt 7,16). La Carità che diventa uno “stile” nelle relazioni, nel servizio, nel rispetto, nel dialogo, nel perdono… Ecco allora che “accogliere la ricchezza della vita risorta” è iniziare ogni giorno una nuova giornata ringraziando per il dono della vita e del battesimo (Ti ringrazio di avermi creato e fatto cristiano). Ed ancora con le parole di papa Francesco: “Non siamo orfani di Dio, siamo suoi figli (…) Quindi come figli dello stesso Padre buono e misericordioso possiamo guardarci come fratelli e le nostre differenze non fanno che moltiplicare la gioia”.

“Ma quale ricchezza?”

Eh sì, quando una Comunità cammina nella fede, guarda con speranza e vive nella carità… testimonia l’incontro col Signore Gesù Risorto!

Chiediamo il dono di poterci arricchire tutti…


VITA RISORTA

C’è vita e vita:
molte volte viviamo
una vita addormentata,
chiusa nell’egoismo.

A risorgere,
prima che i morti
siamo chiamati
noi vivi.

C’è vita risorta,
se ci nutriamo di pace
di amore, di giustizia
e di pazienza infinita.

C’è vita risorta,
se, catturati dalla pietà,
riusciamo a piangere
il pianto dell’uomo.

C’è vita risorta,
se la riempiamo di Dio
e di cose che durano
oltre la morte.

 

Don Massimo