Sotto lo sguardo di Maria – Settembre… si inizia!

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La nostra Comunità Pastorale intitolata a “Maria Madre della Chiesa” ha un dono particolare: iniziare un nuovo anno, a settembre, celebrando la Festa di una delle nostre tre Parrocchie, Natività di Maria Vergine. Una “festa” significativa perché anche il nostro Duomo, proprio in questa ricorrenza, è in festa ed il nostro Arcivescovo inaugura l’anno pastorale.

In questi giorni (ed il traffico sulla Padana ed i parcheggi pieni lo testimoniano) riprende, per tanti, il lavoro, l’attività commerciale, lo sport, la Scuola e la meravigliosa vita dell’Oratorio con i vari cammini e percorsi per i bambini, i ragazzi, gli adolescenti, i giovani e le preziose famiglie.

Un “inizio”, mi piace sottolineare (ed immaginarlo) sotto lo sguardo di Maria.

Nella naturale frenesia e corsa di questi primi giorni di settembre, troviamo un po’ di tempo anche per fermarci un istante, a pensare a quanti “inizi”, proprio Maria, ha vissuto nella sua vita: attese, gioie, preoccupazioni, stupore, incomprensioni, soddisfazioni…

Augurando di cuore ad ognuno di noi un “buon inizio” permettetemi di condividere (e lasciare alla vostra personale lettura) un testo di San Bernardo abate (tratto da uno dei suoi Discorsi: “Guarda la stella ed invoca Maria”) che in questi giorni, noi sacerdoti, nella preghiera del Breviario abbiamo meditato.

È Maria la stella fulgente e preziosa, collocata sopra questo mare grande e spazioso, splendente per i meriti e scintillante per gli esempi.

Tu che sei convinto di essere sballottato tra le tempeste e gli uragani nel pelago di questa vita, più che di camminare sulla terra, non distogliere gli occhi dal chiarore di questa stella, se non vuoi essere travolto dalle procelle.

Se insorgono i venti delle tentazioni, se urti negli scogli delle tribolazioni: guarda la stella, invoca Maria.

Se vieni agitato dalle onde della superbia, dell’ambizione, della mormorazione, della gelosia: guarda la stella, invoca Maria.

Se l’ira, l’avarizia, i desideri della carne scuotono la navicella della tua anima: guarda a Maria.

Se sei turbato dalla gravità dei peccati, confuso per le brutture della coscienza, atterrito per il rigore del giudizio, stai per essere risucchiato nel baratro della tristezza e nell’abisso della disperazione, pensa a Maria.

Nei pericoli, nelle angustie, nel dubbio: pensa a Maria, chiama Maria. Non si allontani dalla bocca, non si allontani dal cuore; e per ottenere l’aiuto della sua preghiera non tralasciare di imitarne la vita.

Se vai dietro a lei non devierai; se la preghi non dispererai; se pensi a lei non potrai sbagliare. Se lei ti guida non cadi, se ti protegge non puoi aver paura; sotto la sua guida non sentirai la fatica; con il suo aiuto arriverai alla mèta e potrai sperimentare in te stesso quanto giustamente si dica: «E il nome della Vergine era Maria».

 

Don Massimo