Memoria e ricordo

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In questa domenica di inizio febbraio, collocata tra due ricorrenze significative, mi piace raccontarvi ciò che è avvenuto in settimana.

Anzitutto conosciamo bene le due ricorrenze, sono: il Giorno della Memoria (27 gennaio) ed il Giorno del Ricordo (10 febbraio). A riguardo di queste “Giornate” mi ha sempre colpito positivamente una frase molto bella e significativa (trovata sulla pagina FB di un amico) di uno scrittore colombiano, Gabriel Garcia Marquez (Premio Nobel per la Letteratura) che dice: “E’ facile ricordare per chi ha memoria… è difficile dimenticare per chi ha cuore”.

Ma cosa desidero raccontarvi? (Qualcuno ben si chiederà…)

Voglio condividere con la mia Comunità, semplicemente, un incontro vissuto proprio lunedì scorso.

Infatti, nel pomeriggio di lunedì 27 gennaio,  io e don Silvio, abbiamo accolto nella Casa Parrocchiale di Camporicco gli alunni di due classi di V Elementare della Scuola Primaria di Cassina de’ Pecchi (accompagnati dalle loro Insegnanti).

E’ stata davvero una bella occasione poter “raccontare” a questi “giovanissimi” Cassinesi la figura di don Ambrogio Verderio (Parroco dal 1910 al 1952) e tra i “candidati” al Giardino dei Giusti qui a Cassina.

Questa visita, richiesta dalle loro Insegnanti, ha permesso anche a me (oggi, parroco di Cassina) di mettere a fuoco questo mio esemplare predecessore (grazie alla documentazione procuratami da Alfredo Canavero e ad alcuni scritti di don Bruno Magnani): uomo deciso, parroco di tutti, costruttore (di una Scuola parrocchiale e addirittura di un ponte sul Naviglio), guaritore e soprattutto uomo libero e coraggioso.

Varie testimonianze attestano che don Verderio non ebbe paura a presentarsi in Tribunale per denunciare le violenze squadristiche che vedeva anche qui a Cassina. E, appoggiato dall’allora Arcivescovo di Milano Card. Ildefonso Schuster, trasformò la casa parrocchiale di Camporicco in sicuro rifugio per ebrei, perseguitati politici, sbandati e partigiani.

E’ stato “significativo” leggere lunedì scorso, in quel luogo, alcuni stralci della testimonianza resa da Aldo Varisco (Medaglia d’oro della Resistenza a Sesto San Giovanni):

“La Canonica di Camporicco, per la sua favorevole ubicazione in aperta campagna, con un lato verso una strada di facile comunicazione e con una porta segreta sul retro, si è rivelata più volte il luogo ideale per soggiorni clandestini e fughe precipitose” (…)

“Don Ambrogio ha sempre avuto un coraggio da leone, rischiava molto, e con la grande influenza che aveva su tutta la popolazione, riusciva a coinvolgere in questa testimonianza di carità tutto il suo popolo” (…)

Grazie alla valorosa testimonianza di don Verderio!

Grazie all’intuizione educativa di queste Insegnanti!

Grazie alla sincera attenzione di questi alunni!

Sì, “grazie”, perché credo abbiamo potuto condividere un 27 gennaio 2020 davvero “speciale” col desiderio di ricordare lasciandoci toccare il cuore e non solo “fare” memoria.

 

 

Don Massimo