Nell’archivio della memoria di ciascuno di noi rimarranno impresse per sempre queste immagini: il lungo corteo di camion dell’Esercito che trasferiscono in altri cimiteri le bare che Bergamo non era più in grado di accogliere, Papa Francesco che percorre le vie deserte di Roma, o la sua omelia di quel 27 marzo in una Piazza S. Pietro deserta e battuta dalla pioggia; l’Arcivescovo Delpini che sul tetto del Duomo di Milano rivolge un’accorata supplica alla nostra “Madonnina”; e poi i reparti di terapia intensiva, i medici e gli infermieri curvi sui malati, gli alpini al lavoro per allestire ospedali da campo – a tutti loro vogliamo rivolgere un pensiero di ammirazione e gratitudine -, e poi le vie deserte, i tanti morti in solitudine, e poi i bambini, chiuse le scuole, rimasti a casa, hanno provato un senso di isolamento nelle loro abitazioni purtroppo a volte molto piccole e sovraffollate dove la reclusione forzata è stata veramente difficile, deprivante e deprimente.
Questo è ciò che abbiamo nella memoria, e per un breve periodo ognuno di noi si è augurato che tutto ciò potesse rimanere relegato ad una esperienza buia, ma passata, e invece il presente si ripresenta con tutta la sua drammaticità. Ora, dunque, c’è da organizzare una seconda “trincea” ove gestire risposte essenziali per una fascia di popolazione molto debole. Dobbiamo affrontare, tutti insieme, oltre all’emergenza sanitaria, una forte crisi sociale ed economica, una crisi senza precedenti.
Nel nostro paese le famiglie, già in difficoltà, affrontano ora una situazione ancora più drammatica: perdita totale del lavoro, riduzione del proprio impegno lavorativo e sussidi statali inadeguati, da cui l’impossibilità di pagare i generi di prima necessità e come se non bastasse si profilano all’orizzonte drastici e innumerevoli licenziamenti!!
Noi come Caritas cercheremo, anche nei prossimi mesi di emergenza sanitaria, purtroppo già in corso, di dare una risposta concreta a chi si presenterà al nostro Centro Ascolto valutando insieme a loro cosa è necessario fare per aiutarli ad uscire da questa imprevista e aspra salita che ti strozza il fiato. Non sarà facile… perché la carità non è facile, ma ci proveremo tutti insieme.
Sappiamo di avere intravisto in quelle settimane di fatica, limitazioni, dolore, una vita diversa e lasciarne evaporare la visione sarebbe uno spreco, lo sperpero di un senso nuovo delle cose, un’occasione mancata per un punto di svolta cioè un’abitudine nuova e buona: la rinuncia a uno dei tanti “superflui arredi della vita” accompagnata dalla scelta di un gesto in grado di lasciare il segno a chi ti tende la mano. È questo il momento, se non lo è ora, quando lo sarà?
Dividere ciò che si ha con chi sta più indietro, dare a chi ha poco o addirittura nulla, non è pura o ingenua ideologia, è il cristianesimo.
Durante questo Avvento non ci sarà la consueta raccolta dei viveri poiché l’amministrazione comunale ci ha consegnato Euro 6.667 da usare per alleviare l’emergenza alimentare Covid19.
Abbiamo altresì deciso di sospendere temporaneamente la raccolta del progetto “Famiglie che aiutano famiglie” poiché abbiamo ritenuto opportuno lasciare che ogni famiglia possa intervenire, se necessario, in questo momento di grande fatica, anche all’interno del proprio contesto famigliare, laddove se ne presenti il bisogno. Il progetto riprenderà come al solito il prossimo mese di febbraio con date che vi verranno comunicate sull’INSIEME.
Sono stati donati dalla Caritas Diocesana tre computer per il nostro servizio doposcuola “affinché nessuno resti indietro” favorendo in questo modo i processi di apprendimento degli alunni.
Rendiconto anno pastorale 2019-2020 | |
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ENTRATE | € |
Contributo del Comune di Cassina de’ Pecchi | 6.667,00 |
Progetto “Famiglie cha aiutano famiglie” | 13.792,50 |
Alla Caritas attraverso il conto corrente parrocchiale | 1.300,00 |
Gruppo teatrale in cammino | 1.200,00 |
Confraternita del Rosario | 400,00 |
TOTALE | 23.359.50 |
USCITE | |
Alimenti freschi a più famiglie | 10.471,35 |
Bollette luce, gas | 1.532,06 |
Contributo affitti | 3.030,00 |
Iscrizioni e libri scolastici | 351,20 |
Spese mediche | 497,45 |
Spese e interventi a famiglie bisognose | 6.384,84 |
TOTALE | 22.266,90 |
Residuo a disposizione per i prossimi mesi € 1.092,60 |
DISTRIBUZIONE ABITI
La distribuzione degli abiti, quest’anno, ha avuto una brusca interruzione a causa del lockdown: da marzo compreso fino a tutto settembre la distribuzione non ha avuto luogo. E’ stata riprese formalmente il 7 ottobre.
DISTRIBUZIONE VIVERI
Per i primi due mesi dell’anno la distribuzione ha seguito il solito svolgimento, distribuendo circa 50 pacchi mensili (la distribuzione del pacco viveri è il primo incontro fraterno). Successivamente, a causa del lockdown, e cioè dal mese di marzo e fino alla fine di maggio, la richiesta ha subito un brusco incremento fino a quasi raddoppiare. Il servizio della distribuzione pacchi è stato effettuato con l’aiuto della Protezione Civile che ha effettuato la consegna a domicilio. Siamo molto grati ai volontari di tale organizzazione che hanno trasformato la pietas umana in amore potente. Sono stati quindi distribuiti circa 750 pacchi di viveri non deperibili.
Ai pacchi sono stati aggiunti, per le famiglie con bambini, anche buoni spesa per il fresco.
IL VOLONTARIATO CARITAS
L’unico servizio che è rimasto attivo nel periodo marzo-settembre è stato il Centro d’Ascolto, ma con modalità quasi esclusivamente telefonica e frequenze molto sostenute a fronte di urgenze spesso giornaliere.