A don Graziano

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Sapevo che da tempo non eri in forma e che ti stavi curando con caparbietà.

Una “caparbietà” (mi hanno raccontato) che ti ha sempre contraddistinto anche nel tuo essere credente e prete, oltre che uomo.

Non ti ho conosciuto personalmente, non avendo condiviso insieme a te qualche “tratto” del tuo cammino (come diversamente è successo per don Michele, don Paolo, don Silvio e don Stefano…).

Ci siamo trovati insieme, due o tre volte nell’estate del 2015, prima del mio arrivo come tuo successore qui a Cassina per le “consegne” che mi hai dato di questa bella Comunità Pastorale (che riconosce in te un suo “padre”).

Permettimi di confidarti (ma sai bene che è la confidenza che ti farebbe sottovoce – ogni novello parroco quando arriva in una nuova realtà) la mia gratitudine per aver trovato una Comunità senza debiti economici o altri ostacoli. Questo mi ha permesso di fare bene il prete, anche con le responsabilità di parroco, e soprattutto (con il Consiglio Affari Economici) di realizzare dei progetti per rendere ancora più bella questa realtà nei vari suoi aspetti.

Perdonami, caro don Graziano, questa sottolineatura molto “ambrosiana” dell’essere parroco.

Tornando a noi, don Graziano, desidero sinceramente ringraziarti per il cammino fatto con questa Comunità Pastorale “Maria Madre della Chiesa”. E di passi (a te che piaceva camminare, mi dicono..) ne hai fatti!

Tu l’hai preparata, tu l’hai avviata, tu hai messo insieme i cammini dei Consigli Pastorali ed Economici.

Tu hai iniziato a coordinare, in una pastorale d’insieme, i vari ministeri laicali e le diverse attività parrocchiali.

Tu hai dato l’indirizzo sempre più unitario alle due Scuole dell’Infanzia Don Verderio e Don Vismara.

Tu hai incassato ogni naturale resistenza o mormorìo al cambiamento, a questo provvidenziale inizio…

Come non posso (o meglio possiamo) dirti grazie per il tuo costante impegno, per la tua energica passione, per l’autentico desiderio di bene che anzitutto tu hai avuto per questa Comunità?

Hai affrontato con entusiasmo l’inizio e il formarsi della Comunità Pastorale e ne hai condiviso gioie e dolori (in ogni suo aspetto e tempo).

Sapendo che non gradisci discorsi come quello che sto facendo, prima di concludere, concedimi di dirti solo un’ultima cosa (tra le tante che ho raccolto e mi pare ormai di conoscere un poco di te..).

Grazie perché “nonostante tutto” sei rimasto prete e lo sei stato sempre con “caparbietà” e grazie al tuo “essere” prete molti, in questa Comunità (ascoltandoti, vedendoti ed incontrandoti) hanno cercato il Signore Gesù, si sono appassionati del Vangelo, hanno amato la Chiesa…. Sì, sono cresciuti nella fede, nella speranza e nella carità.

Eh sì, grazie don Graziano!  Perché, essere stato parroco dopo di te, per me è un onore e una gioia.

Ora, ok, riposa in pace ma continua ad accompagnarci ed a vegliare su ognuno di noi.

Addio… nel senso di Ad Dio, caro confratello!

Don Massimo