Lezioni di vita dal tennis

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Non sono mai stato appassionato di Tennis, ma in questo periodo mi ha affascinato (come credo – molti di voi)  questo giovane ragazzo altoatesino più che ventenne (22 anni) con un bel sorriso, i suoi capelli rossi…  che gara dopo gara ha fatto parlare di sé rimanendo umilmente sé stesso e mantenendo sempre i “piedi per terra”. Il suo nome l’abbiamo quasi tutti imparato: Sinner (o meglio, Jannik Sinner).

Già dopo la splendida e storica vittoria in Coppa Davis 2023 rimasi sorpreso da una sua intervista dove diceva: “Ho ventidue anni, mi fa piacere questo affetto ma ho ancora tanto da lavorare. Sono numero 4 al mondo e ho vinto la Coppa Davis ma voglio solo continuare a lavorare e migliorarmi. Mi fa piacere che dite che sono un bravo ragazzo e un esempio ma so che posso ancora dare e imparare tanto”.

E domenica scorsa, sono rimasto colpito ancora una volta da questo “ragazzo” non solo perché dopo 48 anni un giovane di 22 anni ha fatto sognare l’Italia vincendo gli Australian Open (un importante Torneo) scrivendo la storia del tennis ma soprattutto per le sue parole di ringraziamento durante la premiazione.

In modo semplice, umile ha detto: “Auguro a tutti di avere dei genitori come i miei, mi hanno sempre permesso di scegliere, non mi hanno mai messo sotto pressione anche quando praticavo altri sport. Auguro a tutti i bambini di avere quella libertà che ho avuto io”.

Ho scoperto, infatti, che la sua passione per lo Sport lo ha prima visto gareggiare con gli Sci. Fino a 13 anni Sinner è stato uno sciatore di successo. Poi a 13 anni ha deciso di lasciare lo Sci (e pure il Calcio) e di dedicarsi al Tennis. Sinceramente non so cosa avrebbero fatto altri genitori, con un figlio “campione nazionale” di una disciplina sportiva che a 13 anni decide di ricominciare da zero in un altro sport.

Credo che il semplice ringraziamento di questo figlio sia una bella provocazione per tanti genitori di oggi (appassionati allo Sport e desiderosi delle prestazioni dei propri figli).

La vittoria di Sinner ci dice che un figlio può arrivare a tanto se ha un genitore capace di dargli fiducia e di credere in lui. Senza imporgli nulla. Ma lasciandogli – in adolescenza – la responsabilità di scegliere ogni giorno chi vuole diventare.

Non tutti i figli saranno campioni. Ma tutti i figli possono davvero trovare il loro posto nel mondo, se non gli chiediamo di occupare quel posto che noi abbiamo già in mente per loro.

In questi tempi si parla tanto di “influencer”. L’augurio per tutti noi è che la parabola vincente di Sinner possa “influire” sui comportamenti di molti ragazzi e giovani (e… perché no? Genitori)Perché mostra un giovane uomo che conquista traguardi importanti avendo camminato tutto il percorso, senza scorciatoie. Con impegno e sacrificio.

Ah, dimenticavo. E’ stato Papa Francesco che ricevendo, lunedì scorso, in udienza in Vaticano una delegazione del Real Club de Tenis Barcelona, in occasione dei 125 anni del club sportivo, “a braccio” prima di proseguire la sua riflessione, si è complimentato con gli italiani per la vittoria di Jannik Sinner agli Australian Open sottolinenado: “Dal Tennis è possibile trarre lezioni di vita”.

Don Massimo