JMJ 2011 a Madrid – Testimonianza di Matteo

JMJ 2011 a Madrid – Testimonianza di Matteo

LA NOSTRA JMJ: “RADICATI E FONDATI IN CRISTO, SALDI NELLA FEDE”

Dopo che una persona vive un’esperienza particolare, forte, intensa e diversa dalle ordinarie vacanze come appunto è stata questa GMG, può essere difficile prendere carta e penna e cercare di trasmettere e far capire alle altre persone i sentimenti e le emozioni vissute.

E’ un’esperienza che ti coinvolge sia mentalmente che fisicamente, che alle volte può far paura viste le difficoltà che si prospettano, ma se la si vive in pieno, se si ha il coraggio di farsi coinvolgere e farsi trasportare, ti arricchisce e ti cambia.

La GMG non è iniziata il 16 agosto alle 3 del mattino all’Oratorio San Domenico Savio; non è iniziata il giorno della partenza, ma prima, con la proposta del don Paolo e della Madre Elisa di vivere la prima vacanza del gruppo giovani insieme. Ho già avuto l’occasione di vivere un’altra GMG, nel 2005 in Germania, ma era una proposta diversa, non così dura. Quella di Madrid era un invito ad una vacanza diversa, che scoraggia molti giovani al parteciparvi e questo per diverse ragioni. La prima cosa che frena e spaventa di più i giovani è la preghiera; è la difficoltà più grande che appena si può si cerca di evitare, nulla in confronto al fatto che ci si deve alzare presto ogni mattina, dormire per terra in scuole o palestre o peggio in delle Arene per la Corrida polverose insieme ad altre 1500 persone, lavarsi per una settimana in docce di fortuna con l’acqua gelida, mangiare non si sa che cosa, macinare chilometri e chilometri ogni giorno a piedi e restare per ore in piedi nei corridoi della metrò ad aspettare che i lunghi fiumi di giovani abbandonino le strutture della catechesi quotidiana; e poi la notte alla addiaccio in un aeroporto militare con più di due milioni di giovani ad aspettare il Santo Padre.

Già le premesse non invogliavano ad una tale esperienza e anche io ero scoraggiato e guardavo la proposta con un po’ di diffidenza. Pochi giorni prima di partire ho anche pensato di rinunciarvici ma anche se abbiamo incontrato molte altre difficoltà (come perdere il pullman a mezzanotte e aspettarlo fino alle 3 del mattino e andare a letto alle 4.30 dopo che eravamo in piedi dalle 2 del mattino precedente, ai madrileni che ci insultavano, agli indignados che ci sputavano addosso e ci lanciavano gavettoni, al perdere la coincidenza degli aerei di ritorno e aspettare altre 30 ore per poter tornare a casa e dover dormire per terra in aeroporto), beh dopo tutto questo, è un’esperienza che io sarei pronto a rivivere subito.

Quando una persona decide di dire il proprio “Si” a Cristo, di abbandonarsi e donarsi a Lui, si ha la certezza di non tornare a casa a mani vuote.

Anche se è stato difficile anche se alle volte ci domandavamo, “ma chi ce lo ha fatto fare”, la gioia che alla fine riempiva i nostri cuori e il nostro spirito non era nulla in confronto alle mille difficoltà.

E il vedere con i propri occhi più di 2 milioni di giovani vivere tutto questo, queste gioie, sorrisi, emozioni e anche pianti, e nonostante tutto incontrarsi in un aeroporto militare con 45 gradi sotto un sole rovente di giorno e pioggia e vento di notte, beh questa è stata l’emozione più forte: se dopo 2000 anni ancora milioni di persone ci credono e testimoniano in questo modo il proprio credo in Gesù Cristo sopportando centinaia di difficoltà, vuol proprio dire che se siamo qui è grazie all’amore e al dono gratuito di un uomo che ci ha veramente amati. E ciò rafforza ancora di più la fede di un giovane cristiano come me e che mi fa capire che veramente Gesù è venuto per annunciare il Suo Regno.

Un passo della Bibbia diceva che se doni il tuo poco, il tuo piccolo al Signore, Lui ti restituisce 100 volte tanto; noi giovani della GMG ora lo possiamo dire con forza e con convinzione, Radicati e Fondati in Cristo, Saldi nella Fede.

Matteo