Che regali faccio?

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Un regalo fatto…
… col cuore?
… per spendere più soldi possibile?
… perché “se no che Natale è?
… per “obbligo sociale?”
… badando a “fare bella figura?
… per condividere un momento di festa?
… con tenerezza?
… per non “sentirsi da meno?
… per venire incontro al bisogno di una persona?

Sono solo alcuni modi diversi in cui si può affrontare la kermesse dei regali che sta iniziando in questi giorni.
Ognuno può provare più di uno di questi stati d’animo (ed altri ancora), dipende da chi è colui o colei che riceverà il regalo, da quali rapporti ci sono con questa persona…
Oggi a volte il rapporto tra persone “è minato alle radici da una cultura che esalta il consumo e l’utile come misura prevalente dei valori e degli scambi, da una cultura che svilisce il gratuito e commercializza ogni forma di incontro” (Card. Carlo Maria Martini)
Potremmo, nella ricerca dei nostri (giusti) regali, porci qualche domanda, per esempio:
A chi faccio regali? A parenti, amici, conoscenti o – nell’ambito delle mie possibilità – mi ricordo di “farmi prossimo” per altre persone, aderendo a qualcuna tra le tante proposte che mi vengono fatte?
Per quali ragioni faccio dei regali? Mi aspetto qualcosa in cambio (regalo, riconoscimento sociale, stima…) o riesco a donare gratuitamente, senza pensare se riceverò qualcosa o no?
Come scelgo i regali? Lasciandomi guidare dalla pubblicità e dal luccichio delle vetrine o facendo attenzione al destinatario e ai suoi bisogni?
Quanto spendo per i regali? Son sicuro che non potrei dedicare una parte di questa somma a scopi più giusti?
So regalare solo oggetti o anche tempo, ascolto, tenerezza, perdono?
Che messaggio mando attraverso i miei regali (specialmente se sono genitore)? Contano di più i soldi, la moda, la pubblicità o l’amore, l’attenzione, il rispetto?

A questo punto…
“BUONI ACQUISTI”

CHE REGALO CHIEDIAMO A DIO?

Donaci un desiderio vivo di te,
il desiderio di incontrarti come un amico
incontra il suo amico
e difendici dalle troppe distrazioni.

Donaci un cuore aperto
alla verità che salva,
all’amore che unisce,
alla gioia che illumina le nostre case
e liberaci dall’ottusa ricerca del superfluo.

Donaci uno sguardo riconciliato
che sappia vedere dappertutto
il bene possibile
e ne usi saggiamente,
rendendo grazie in ogni cosa.
Amen.

(Card. Carlo Maria Martini)…il Signore vi faccia
crescere e abbondare
nell’amore vicendevole
e verso tutti…
(dalla Liturgia della
3ª Domenica di Avvento)