Avvento attesa dell'amico

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L’ATTESA è un’esperienza comune di vita.
Quante volte aspettiamo l’interrogazione, il medico, la festa di compleanno o le ferie, l’arrivo di un amico…
Tutte queste attese possono essere vissute in tanti modi diversi:

– Con noia: non so cosa fare e mi stufo
– Con ansia: ho paura, chissà come andrà…
– Con indifferenza: non me ne importa niente
– Con passività: …tanto è sempre così…
– Con piacere: sono contento di quello che avverrà
– Con creatività: cerco di ad usare il tempo dell’attesa, non lo spreco, ma mi preparo per vivere bene quell’evento. C’è sempre qualcosa che dipende da me e non dagli altri…

L’Avvento è un tempo molto importante nel cammino spirituale del cristiano e liturgicamente viene definito tempo forte perché è particolarmente carico di richiami all’impegno di vivere la fede, la carità e l’appartenenza alla Chiesa.

Ecco alcuni riferimenti per capire il tempo dell’Avvento:

L’attesa è un impegno gioioso!

Non si è amici di Gesù con il muso lungo!
Siamo quindi gioiosi quando preghiamo, quando facciamo il nostro dovere, quando siamo invitati e agli incontri formativi e di catechesi.
Nell’anno liturgico

L’Avvento è l’attesa dell’amico Gesù

che già conosciamo, ma che riserva sempre delle grandi sorprese a chi lo incontra.

Gesù è un personaggio strano:

– più lo conosci, più ti entusiasma
– più lo ascolti, più ti senti libero,
– più lo imiti, più ti senti grande.

Ad ognuno la scelta dello “stile” con cui vivere questa attesa; ecco alcuni suggerimenti:

– Fa’ un po’ di silenzio dentro di te, ascolta e dà voce al tuo desiderio di conoscere e incontrare Gesù.
– Ringrazia il Signore ogni giorno con motivi precisi: perché quella persona mi vuole bene… perché ho lavorato seriamente… perché non ho litigato ma sono riuscito a chiedere scusa… perché ho passato una bella serata con i miei amici… ( è lo stile di Maria)
– Compi con gioia il tuo dovere e rinuncia alle cose superflue; partecipa alle iniziative della tua parrocchia (è lo stile di Giovanni Battista)

Se vivi l’Avvento in modo anonimo o indifferente la festa del Natale sarà, per te, il panettone e i regali. Se vivi l’Avvento in modo creativo, dando spazio alla preghiera e ai sacramenti, vivendo l’amore, il dono di te, la gioia, la partecipazione, l’ascolto della Parola, la generosità…

Il Natale sarà una vera festa! Per quelli che mi riconoscono,
la mia giustizia sorgerà come il sole.
I suoi raggi porteranno la guarigione.
(Ml 3,20)
Dalla Liturgia della 1ª Domenica d’Avvento