Lourdes e il Silenzio

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È importante il silenzio; eppure io faccio fatica a stare in silenzio davanti a Dio.Ho partecipato al Pellegrinaggio della nostra Comunità Pastorale “Maria Madre della Chiesa” al Santuario della Madonna di Lourdes. In questa occasione si raccomanda in modo particolare di fare l’esperienza del silenzio.

Ci ho provato ad osservarlo, non solo materialmente ma cercando in esso in esso un significato più profondo; provo a comunicarlo anche a voi.

Dio non fa silenzio perché non ha più nulla o perché , corrucciato, intende punirci rimanendo muto. Il silenzio, nel linguaggio dell’amore, è messaggio, comunicazione.

Nelle diciotto apparizioni della Madonna a Lourdes, Dio ha voluto usare questo linguaggio di amore attraverso l’intervento della Madonna per fare arrivare a noi tutti il suo messaggio, la sua comunicazione. ma questo messaggio è così profondo, questa comunicazione è così importante se riesco a percepirne il significato vero solo attraverso il silenzio sincero e meditativo.

Soprattutto il silenzio è l’unico linguaggio del mistero; e grande mistero è la presenza di Gesù nell’Eucarestia. A Lourdes, come in ogni altro Santuario, c’è la cappella dell’adorazione, ma non ci può essere adorazione senza la preghiera silenziosa.

Un vecchietto stava seduto in chiesa ore intere senza muoversi. Un giorno un prete gli chiese che cosa Dio gli dicesse. «Dio non parla, ascolta e basta» egli rispose.

«E tu allora di che cosa gli parli?»

«Io non parlo, ascolto e basta».

Ecco i quattro stadi della preghiera:

– Io parlo, tu ascolti.

– Tu parli, io ascolto.

– Non parla nessuno dei due, ma entrambi ascoltano.

– Nessuno parla, nessuno ascolta: silenzio e amore.

Dopo aver parlato Dio tace, ed esige da noi silenzio, non perché la comunicazione sia terminata, ma perchè restano altre cose da dire, altre confidenze, che possono essere espresse unicamente con il silenzio. Le realtà più segrete sono affidate al silenzio. È la realtà più significativa che fanno i pellegrini a Lourdes quando, a tu per tu con la Madonna, vorrebbero esprimere tutto ciò che sentono nella profondità del loro cuore, ma non riescono come vorrebbero; allora ci stanno tanto tempo davanti alla statua della Madonna, in silenzio prolungato.

Infine, nella tradizione ebraica, c’è una celebre sentenza rabbinica conosciuta anche come “Legge degli spazi bianchi”. Dice: “Tutto è scritto negli spazi bianchi tra una lettera e l’altra. Il resto non conta”.

È il frutto del silenzio prolungato: in quegli spazi bianchi dobbiamo scrivere la nostra vita di figli di Dio, di cristiani autentici, di persone amate da Dio e dalla Madonna, di peccatori, ma perdonati e riconciliati da Gesù.

Il resto non conta.

A cura di

Monsignor Bruno Magnani