Notizie dal gruppo missionario n. 83

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Da AsiaNews, 31 maggio 2011

COREA DEL SUD

Maria “madre della Corea e sostegno della famiglia”
di Theresa Kim Hwa-young
 

Seoul – Le madri hanno un posto molto importante, nella vita del popolo coreano. Sin dai primi tempi del cattolicesimo, i cristiani coreani hanno dimostrato un’enorme devozione nei confronti di Maria, madre di Gesù di Nazareth. Per i cristiani della Corea è stato naturale connettere l’amore filiale nei confronti di una madre con l’amore per Maria. La loro devozione è particolare e sincera.

Di conseguenza maggio, il mese mariano, è la stagione migliore dell’anno per i fedeli. In questo mese poi fioriscono i fiori più belli della natura e in modo particolare le rose, i fiori della Vergine. Ma in questo mese si celebrano anche giorni molto importanti: il giorno dei genitori, quello dei figli, quello dei lavoratori e degli insegnanti.

Inoltre, la Conferenza episcopale di Corea ha voluto dedicare maggio alla famiglia.

I cristiani seguono con amore i preparativi per questo mese, che celebrano dal primo giorno all’ultimo. Tutte le statue di Maria vengono decorate con fiori meravigliosi. Le parrocchie, i gruppi giovanili e la Legio Mariae organizzano eventi particolari come la veglia per la Madonna.

In queste occasioni si canta, si recitano poesie, si intrecciano bouquet floreali e si recita il Rosario alla luce delle candele.

Le parrocchie organizzano anche pellegrinaggi – in gruppi o di singoli fedeli – ai santuari mariani e ad alcune grotte particolari, dedicate al culto della Madonna. (…)


VIETNAM
Mese dei fiori: cattolici vietnamiti pregano la Madonna, per la libertà religiosa in Cina
di J.B. Vu

Ho Chi Minh City – In tempo di guerra e sotto le persecuzioni, la Madonna ha sempre protetto i cattolici vietnamiti, che nutrono per la Madre di Gesù una devozione particolare. Il culto della Vergine si è sviluppato sin dal 16mo secolo, in concomitanza con l’ingresso dei primi missionari nella regione indocinese. Quest’anno il mese dei fiori in Vietnam – dedicato per tradizione alla Madonna – è diventato occasione per pregare per la Chiesa in Cina.

A maggio nelle oltre 200 parrocchie di Ho Chi Minh City vengono organizzati canti, preghiere, danze e offerte di fiori alla Vergine Maria. A chiusura del mese dei fiori, si celebrano processioni solenni con offerte alla Madonna.

Da sottolineare il numero di battesimi celebrati, che “ha superato i mille ingressi” nella famiglia cattolica vietnamita. Maggio è un mese “memorabile” per i fedeli, perché diventa occasione per celebrare la Madre di Gesù.

Nella parrocchia di Xây Dựng i cattolici hanno rafforzato la presenza missionaria fra le comunità più povere e disagiate della zona. Il 22 maggio i fedeli hanno organizzato il rito dell’offerta dei fiori, al quale hanno partecipato oltre 400 persone.

Rispondendo all’appello di Benedetto XVI, inoltre, il parroco ha invitato i fedeli a pregare per la Chiesa in Cina e la libertà religiosa. I bambini di etnia cinese hanno cantato, (…) offerto fiori alla Madonna di Sheshan (Shanghai) e pregato per la Cina.

Al termine dei corsi di catechesi e pre-matrimoniali, la parrocchia di Nhân Hòa ha tenuto la messa battesimale per 16 nuovi fratelli e sorelle.

Danze e canti in abiti cinesi, invece, hanno caratterizzato le celebrazioni nella parrocchia di Cha Tam, i quali hanno offerto fiori alla Madonna e pregato per la Chiesa in Cina, dove “Gesù è ancora oggetto di persecuzioni”(…).

Il 28 maggio scorso la parrocchia di Bình An Thượng, sempre nella ex Saigon, ha organizzato una processione solenne e l’offerta dei fiori alla Madonna, cui hanno partecipato più di 5mila fedeli.

Per l’occasione, il vicario della parrocchia ha invitato a “guardare oltre” gli abiti, i fiori, i riti, perché “ciò che conta è la bellezza che risiede nel cuore di ogni cristiano. Andiamo verso la Vergine Maria, recitando il Rosario, non solo in questo mese di maggio, ma tutti i giorni dell’anno”.


NEPAL 

Kathmandu, donna indù convertita racconta la sua devozione alla Vergine
di Kalpit Parajuli

Kathmandu – “Prego la Vergine Maria tutti i giorni. Affidarmi a lei mi dà la forza per affrontare le fatiche della vita quotidiana”. È quanto afferma Rita Thapa, donna di origine di origine indù, in occasione del mese dedicato alla Madonna.

Nata in una famiglia povera indù di Kathmandu, Rita ha scoperto la fede cattolica alcuni anni fa durante una grave malattia. “Quando ero a letto con una gamba paralizzata – racconta – è venuta ad assistermi una mia amica cattolica, che mi ha insegnato a pregare Dio attraverso la Bibbia”.

 “In quei giorni – continua – ero spesso da sola, tutta la mia famiglia era al lavoro così ho iniziato a leggere alcuni passi dell’Antico e del Nuovo testamento dove si afferma che Dio ha un disegno su di noi e ha cura delle nostre sofferenze”.

Rita dice che quelle frasi le davano conforto, tanto da indurla a pregare Dio per la sua guarigione.

Più mi affidavo a Dio e alla Vergine – racconta – più la mia salute migliorava. Così appena ho potuto, ho iniziato ad andare a messa nella Cattedrale dell’Assunzione di Kathmandu e tre anni fa ho ricevuto il battesimo”.

P. Robin Rai, parroco della cattedrale di Kathmandu, spiega che la maggior parte dei fedeli, fra cui molti neo-convertiti, hanno una particolare devozione per la Vergine e di recente la parrocchia ha  posto una statua della Madonna all’ingresso della Cattedrale.  

Il sacerdote racconta che “la gente prima di entrare in chiesa si raccomanda alla protezione della Vergine” e durante il mese mariano molti si fermano a pregare al termine della messa. “Dobbiamo sempre affidarci a Maria – afferma il sacerdote – affinché ci fortifichi nella nostra fede”.  

In Nepal vivono circa 150mila cristiani, di questi circa 8mila sono cattolici.

Con il crollo della monarchia indù nel 2006 e la nascita di uno Stato laico, ai cristiani è stata concessa una maggiore libertà di culto.

Nonostante vi siano ancora frequenti discriminazioni da parte degli indù, le conversioni sono in crescita. Secondo le stime della comunità cattolica di Kathmandu ogni domenica sono circa 200 i non cattolici che assistono alla messa nella cattedrale.  

Anno II, n. 54

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