Le “Ville” della Martesana

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All’abituale viaggiatore che percorre l’antica postale veneta, che da Milano giunge fino ad Aquileia, nel tratto di strada tra Cernusco sul Naviglio e Gorgonzola (circa 3 km), non sfugge il fatto di attraversare numerose località o frazioni denominate “Villa”: Villa Fiorita, Villa Franca, Villa Magri, Villa Pompea, Villa Quiete, Villa Fornaci e anche anticamente l’attuale Cassina de’ Pecchi, distrutta nel XIII secolo ad opera dell’esercito di Federico Barbarossa, e ricostruita nel secolo successivo ad opera dei Conti Pecchi di origine toscana, che imposero il loro nome alla località.

La curiosità ti spinge a sapere il perchè: Villa? …una casa signorile come si potrebbe intendere oggi giorno? Dall’aspetto proprio non sembra. Allora? In realtà le “Ville” erano dei piccoli insediamenti, che hanno preso il nome dell’agglomerato urbano detto “Villaggio”; più che vere ville erano tutte ville rustiche.

Queste località sorsero in conseguenza dei transiti commerciali e delle diligenze per il trasporto dei passeggeri, quindi dall’esigenza di creare stazioni di ristoro, di pernottamento e cambio di cavalli, dotati di appositi servizi, con foraggio, acqua e cibi.

In alcune di queste località sono ancora visibili le ampie falde dei tetti, sotto le quali vi erano portici o stalle, attualmente trasformate in abitazioni.

La località che ricorda l’epoca dei transiti romani è senza dubbio “Villa Pompea”, che porta il nome del generale dell’antica Roma, Pompeo.

Le ultime diligenze, che usufruirono di questi servizi, furono quelle della ditta Facchinetti di Milano, con sede e deposito in via Monte Napoleone. Nel 1813 effettuava due viaggi alla settimana per Venezia, della durata di due giorni, su quelle strade polverose, con una tariffa di Lire 42 a persona. Partivano anche per Roma, due volte alla settimana, impiegando sette giorni, al costo di Lire 111,20 procapite. La ditta inoltre non si limitava ai trasporti nazionali, ma organizzava viaggi fino in Francia, a Parigi, tre volte alla settimana, impiegando dieci giorni, al prezzo di Lire 143 a persona.

Così i viaggiatori del 1800 si spostavano, usufruendo dei servizi che queste “Ville” rustiche offrivano.

Alcune di queste località oggi hanno dato il loro nome alle attuali stazioni del metrò. 

Franco Castelli  –  Mons. Bruno Magnani