“Un Curato e una Canonica” (12° puntata)

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Il giudizio del parroco – Don Carlo Maria Oggioni.

 L’Oggioni scrive: ”Rapporto a tutto quello che seguì in occasione della venuta dei francesi del nuovo metodo di governo militare della Repubblica, Cisalpina, poi Italiana, nonché Regno d’Italia, è meglio passarle sotto silenzio, che riverirlo, perché non è possibile e poi fa raccapriccio particolarmente in rapporto alla religione nostra sacrosanta cattolica e di conseguenza a noi parroci; basta il dire che ci fu proibito il culto cattolico esterno, fummo perciò costretti, o Diò!, a dover portare Gesù Cristo Sacramento agli infermi e moribondi in tasca, e appeso al collo segretamente etc…, la storia non si sa se potrà dire tutto. Finalmente nel maggio 1810 con generale decreto dell’Imperatore e re Napoleone I furono soppressi tutti i rimasti capitoli, collegiate, congregazioni religiose… d’ambo i sessi, vescovi esiliati, cardinali dispersi, lo stesso santo padre Pio VII tolto da Roma e trattenuto in Savona”.

Termina qui la preziosa testimonianza autografa dell’Oggioni che, per quanto succinta e in alcuni passaggi più risentita che chiara, rappresenta l’unica fonte di notizie giunta a noi che consenta una sufficiente analisi dei circa duecento anni di storia politico-religiosa, della comunità Cassinese (1605-1811).

(Continua)

 A cura di Mons. Bruno Magnani