Dal Mistero Pasquale la Grazia del Battesimo

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► L’annuncio cristiano della salvezza conserva una forza di novità sempre attuale in ogni contesto e in ogni epoca. La sorgente di tale forza sta nello Spirito di Cristo. Ai cristiani di Corinto l’Apostolo Paolo dichiara di non contare, nella sua predicazione, “su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza”.

E qual era il nocciolo del suo annuncio?

Era la novità della salvezza portata da Cristo all’umanità: nella sua morte e risurrezione la salvezza è offerta a tutti gli uomini senza distinzione.

Offerta, non imposta. La salvezza è un dono che chiede sempre di essere accolto personalmente.

E’ questo il contenuto essenziale del Battesimo.

Nella Lettera ai Romani si trova una geniale formulazione del significato del Battesimo cristiano. “Non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo, siamo stati battezzati nella sua morte?” (Rm 6,3). È un’idea profondissima, che contiene tutta la teologia del mistero pasquale: la morte di Cristo, per la potenza di Dio, è fonte di vita, sorgente inesauribile di rinnovamento nello Spirito Santo. Essere “battezzati in Cristo” significa essere immersi spiritualmente in quella morte che è l’atto d’amore infinito e universale di Dio, capace di riscattare ogni persona e ogni creatura dalla schiavitù del peccato e della morte. Paolo infatti prosegue: “Per mezzo del battesimo siamo stati sepolti insieme a lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova” (Rm 6,4).

L’Apostolo ci comunica tutta la sua gioia per questo mistero, quando scrive: “Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore” (Rm 8,35-39).

Questo amore è ciò in cui consiste la vita nuova del cristiano. Un messaggio di fede, ma è al tempo stesso una verità che illumina la mente, dilatandola secondo gli orizzonti di Dio. È una verità che orienta la vita reale, perché il Vangelo è la via per giungere alla pienezza della vita. Questa via l’ha già percorsa Gesù, anzi, la Via è Lui stesso, che dal Padre è venuto fino a noi perché noi potessimo per mezzo suo giungere al Padre. Il Battesimo ha la virtù di operare la nascita dallo Spirito Santo e di aprire agli uomini l’«entrata nel regno di Dio».

(Benedetto XVI)


► La celebrazione con la quale si conferisce il Battesimo ai nostri bambini ha un grande valore, perché vuole significare, in modo semplice ma toccante, che la Chiesa vive ed agisce unicamente in funzione della salvezza eterna dell’umanità e nella prospettiva di donare agli uomini la “grazia”, cioè la vita divina, che Gesù, è venuto a portare sulla terra.

La celebrazione vuole soprattutto sottolineare il valore del Battesimo istituito da Gesù.

Gesù risorto dirà agli Apostoli: “Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate e ammaestrate tutte le Nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo” (Mt 28, 18-19). Questo è il nuovo e definitivo Battesimo, che elimina dall’anima il “peccato originale” e ridona all’anima la “grazia santificante”, e cioè la partecipazione alla stessa vita della Santissima Trinità. Tutte le volte che si conferisce il Battesimo avviene un fatto strepitoso e meraviglioso; il rito è semplice, ma il significato è sublime! Il fuoco dell’amore creatore e redentore di Dio brucia il peccato e lo distrugge e prende possesso dell’anima, che diventa abitazione dell’Altissimo!

Il Battesimo è dono soprannaturale, realizzazione concreta e personale della Redenzione, perciò impegna conseguentemente il battezzato a vivere in modo nuovo, e cioè alla sequela di Cristo.

Non è mai stato facile vivere da cristiani e tanto meno lo è nella società moderna. La Chiesa è lieta di accogliere i fanciulli neo-battezzati; ma vuole che i genitori, i padrini e le madrine, e anche tutta la comunità, si assumano i gravi doveri del buon esempio, del retto insegnamento e dell’autentica formazione cristiana, in modo che il bambino nello sviluppo graduale della sua esistenza sia fedele ai suoi impegni battesimali.

Sant’Agostino, ricordando nelle Confessioni l’episodio del suo Battesimo, scrive: “In quei giorni, tutto pieno di straordinaria dolcezza, non mi saziavo di considerare la profondità del tuo consiglio per la salvezza del genere umano” (S. Agostino). Auguro di cuore questa immensa gioia interiore anche a voi genitori e ai vostri bambini, ora e per sempre, e invoco l’intercessione di Maria santissima, affinché per suo aiuto la luce e il candore del Battesimo, che questi piccoli ricevono, risplendano in essi per tutta la vita.

(Giovanni Paolo II)