Un invito ai diciottenni che fa bene anche a noi!

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Qualche settimana fa mi ha colpito e mi ha fatto riflettere un’iniziativa del nostro Arcivescovo.

Non so se vi è arrivata notizia ma Mons. Mario Delpini ha mandato un suo messaggio personale a tutti coloro che nel 2018 diventano maggiorenni, scrivendo: «La politica è responsabilità per il bene comune e per il futuro del Paese. È necessario che le cose cambino, e chi può avviare un cambiamento se non voi? Con l’astensionismo non si cambia niente». E proseguendo, in questa simpatica lettera dice: «Vorrei che per tutti il compimento dei 18 anni fosse una festa: nessuno si lasci convincere da quelli che dicono che non c’è niente da festeggiare! La festa che propongo, la festa alla quale invito è quella che celebra la bellezza della vita e si assume la responsabilità di renderla bella, per sé e per gli altri. La politica e la vocazione sono le sfide più audaci e le occasioni più preziose: buon compleanno, 18enni!». Si conclude così questo significativo invito dell’Arcivescovo di Milano.

Ma ci pensate? I “diciottenni” (i “giovanissimi”) una generazione spesso criticata, considerata solo composta da potenziali clienti, viene messa al centro dell’attenzione dal Pastore di Milano. Soprattutto un invito forte a diventare protagonisti nella società e nella Chiesa. A partire dalla partecipazione politica e dall’esercizio del voto. Un invito che fa bene senz’altro ai giovani ma anche (vista l’aria che tira) a chi “18 anni” li ha compiuti da un bel po’!

«A 18 anni incomincia il diritto dovere di votare per esprimere le proprie scelte in campo politico e amministrativo. Scegliere le persone e le forze politiche che devono governare la nazione ed esercitare responsabilità amministrative in regione o in città è una espressione di quella responsabilità per il bene comune che rende cittadini a pieno titolo. Nel nostro tempo “la politica” è spesso circondata da una valutazione così negativa e da pregiudizi così radicati che possono scoraggiare da ogni impegno e iniziativa».

Dunque, un accorato appello a non disertare le urne girandosi dalla parte dell’indifferenza o della sterile indignazione: «Per questo rivolgo un appello ai 18enni e a tutti i giovani: io credo che voi potete informarvi, voi potete pensare, potete discutere, potete farvi un’idea di quale direzione intraprendere e di cosa fare del vostro voto, il vostro primo voto! Un segnale di un’epoca nuova. Non cambierà tutto in una tornata elettorale. Ma certo con l’astensionismo non si cambia niente!».

Per una scelta responsabile è necessario informarsi e approfondire, non fermandosi a slogan superficiali e devianti. «Voi potete pretendere che vi siano chiariti i programmi, le intenzioni di coloro che si presentano candidati, le procedure di verifica di cui i cittadini dispongono, voi potete mettervi insieme per far valere le priorità che vi stanno a cuore e riconoscere le persone e le forze politiche che se ne fanno carico – continua l’arcivescovo -. Forse qualcuno di voi può anche farsi avanti per rappresentare gli altri nelle liste per le elezioni amministrative e diventare voce che tiene vive le istanze dei giovani là dove si affrontano le questioni rilevanti per la città».

Mi è sembrata davvero bella questa iniziativa del nostro Arcivescovo Mario di mandare un messaggio forte e chiaro a chi, nel 2018, diventa maggiorenne.

Questo invito lo facciamo nostro. Lo sentiamo rivolto ad ognuno di noi.

Perché? Perché ne abbiamo bisogno!

Buona riflessione!

Don Massimo