Verso il nuovo Consiglio Pastorale

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Buongiorno, sono …………………  membro uscente del Consiglio pastorale della Comunità Pastorale.

A ottobre tutta la comunità sarà chiamata al rinnovo di questo Consiglio Pastorale. Vorremmo davvero che tutti noi fedeli, proprio in virtù del Battesimo ricevuto, dessimo la nostra disponibilità ad assumere con generosità la responsabilità di guida del popolo di Dio in Cassina de’ Pecchi collaborando con la Diaconia, cioè con i Sacerdoti.

Dare la propria disponibilità in questo servizio non deve spaventare, ma incoraggiare, motivare maggiormente, far sentire tutti davvero parte di una comunità in cui ciascuno, per il suo carisma, può contribuire al bene di tutti, certi che lo Spirito Santo, che oggi abbiamo invocato, illuminerà ciascuno.

Impegnarmi nel Consiglio Pastorale in questi anni, è stato per me, e credo anche per tutti gli altri membri, l’opportunità di un’intensa esperienza di collaborazione fra Laici e Sacerdoti che ci ha fatto sentire realmente corresponsabili della vita della nostra Comunità.

Non solo, abbiamo vissuto un’occasione di crescita spirituale e di comunione fraterna che ha generato maggior unità tra i membri del consiglio e fra le tre parrocchie e ha creato un clima in cui abbiamo potuto accogliere e accompagnare i Sacerdoti della Diaconia che si sono succeduti in questi anni.

Si è reso evidente come tra noi ci fosse prima di tutto il desiderio di diventare sempre più consapevoli che il ‘consigliare’ nella Chiesa, non può essere disgiunto dall’ascolto della Parola e di quanto il Papa e il nostro Arcivescovo suggeriscono con i loro documenti.

L’intenso confronto tra noi sulla realtà della nostra Comunità, particolarmente durante questo ultimo anno, ci ha permesso di lasciare a chi entrerà nel prossimo Consiglio un Progetto Pastorale, cioè uno strumento concreto che, partendo dai bisogni della Comunità, indica i punti di riferimento obiettivi per tutti: sacerdoti, laici, associazioni, gruppi e movimenti presenti nella Comunità e che sarà punto di partenza e di verifica per il lavoro dei prossimi anni.

Generare unità, collaborazione e crescita nella fede saranno per il nuovo Consiglio il modo di far crescere ‘la Chiesa che vive in mezzo alle case dei suoi figlie e delle sue figlie’


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