Vedi questa povera donna?

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Omelia dell’Arcivescovo a Sant’Agata (venerdì 4 febbraio 2022)

VANGELO (Lc 7, 36-50)

In quel tempo. Uno dei farisei invitò il Signore Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo. Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: “Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!” Gesù allora gli disse: “Simone, ho da dirti qualcosa”. Ed egli rispose: “Di’ pure maestro”. “Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro, dunque, lo amerà di più?”. Simone rispose: “Suppongo sia colui al quale ha condonato di più”. Gli disse Gesù: “Hai giudicato bene”. E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: “Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco”. Poi disse a lei: “I tuoi peccati sono perdonati”. Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: “Chi è costui che perdona anche i peccati?”. Ma egli disse alla donna: “La tua fede ti ha salvata; va in pace!”.


Uomo impara dalla donna!

Voi tutti uomini, imparate da questa donna. Imparate dalle donne l’amore per la vita, la sollecitudine per la vita, la pazienza della vita.

Imparate dalle donne a esprimere i sentimenti con finezza, a circondare di delicatezza le persone amate: bagnava i piedi di lacrime, li asciugava con i capelli, li cospargeva di profumo.

Uomini, imparate dalle donne a stabilire rapporti in cui l’affetto si unisca alla fortezza: non riducete i rapporti a cose da fare, non riducete gli altri a numeri da contare, non riducete la vita a una carriera da scalare.

Uomini imparate dalle donne la dedicazione del tempo, la tenacia della resistenza, la fortezza nel tollerare il dolore.

Uomo impara dalla donna! Impara che la persona è più importante delle cose e dei risultati.

Fariseo ineccepibile impara dalla donna peccatrice!

Voi che siete convinti di essere a posto, di essere in regola con la legge di Dio e degli uomini, imparate da questa donna una peccatrice conosciuta e disprezzata in città. Voi che vi mettere a posto la coscienza con pratiche a poco prezzo, imparate da questa peccatrice, la donna usata dagli uomini per i loro capricci, tormentata dalla sua storia di peccato fino alle lacrime, al pianto. Voi che ritenete di non aver bisogno di perdono perché non avete mai peccato, voi che praticate la religione delle regole come una buona abitudine senza emozioni e senza sentimenti, imparate da questa donna quanto è intensa la gratitudine, la commozione, la gioia di sentirsi dire: I tuoi peccati ti sono perdonati.

Voi che non dovete pentirvi perché siete ineccepibili e perciò lasciate anche Dio indifferente perché di lui non avete bisogno, imparate da questa donna pentita e convertita che c’è più gioia in cielo per un peccatore pentito che per novantanove giusti ai quali pentirsi non serve.

Voi che siete giusti e perciò vi fate giudici degli altri e condannate senza comprendere, imparate da questa donna peccatrice che la verità delle persone non è quella che conoscono coloro che giudicano le azioni, ma è quella conosciuta da colui che vede nei cuori.

Voi giusti, imparate dalla peccatrice: Dio chiede amore e non pratiche legali, a chi molto ama, molto è perdonato.

Tu che sei ricco, impara dalla povera donna.

Voi che siete ricchi, imparate dai poveri. Voi che siete ricchi per sentirvi al sicuro nelle vostre ricchezze, voi che siete ricchi perché siete avari, voi che siete ricchi perché la povertà degli altri vi lascia indifferenti, voi che siete ricchi e pensate solo a voi stessi, imparate dalla donna povera che fa dono di quello che ha, che versa il profumo prezioso per esprimere la sua devozione al Maestro buono, al profeta della misericordia di Dio.

Il ricco fariseo può permettersi di invitare Gesù nella sua casa, di offrire il banchetto ed esibire le sue possibilità: le sue ricchezze rimangono intatte.

La povera donna porta il suo dono in casa d’altri e profuma la casa degli altri.

Voi che siete ricchi imparate dalla povera donna a fare della vostra ricchezza una possibilità di dono, una vocazione alla condivisione, una responsabilità di restituzione.

Voi ricchi imparate dalla povera donna: ogni ricchezza si moltiplica se è condivisa.

Tu che sei sapiente, impara dalla donna semplice.

Voi che vi credete sapienti, istruiti, informati, voi che sapete già che cosa pensare, che pretendete di giudicare secondo i vostri pregiudizi, voi che avete costruito una vostra visione del mondo e fate della vostra esperienza e della vostra ideologia una presunzione indiscutibile, lasciatevi mettere in discussione. Imparate dalla donna semplice che non rimane nello schema che voi avete costruito, nella casella che la definisce “una peccatrice”, imparate dal maestro che non rimane nella aspettativa dell’inerzia del vostro pensiero che dal “profeta” si aspetta un giudizio severo e un allontanarsi dal peccatore a motivo del suo peccato. Imparate dalla donna semplice che è sì peccatrice, ma non vuole più esserlo, imparate da Gesù che è sì profeta, ma non secondo le vostre aspettative.

Uomo sapiente, istruito, sicuro dei tuoi pensieri, impara dalla donna semplice, impara dalla vita e dalla sua complessità, impara la sapienza che viene da Dio.