Pronti, partenza e… via

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Ci siamo! Eccoci alla nostra prima esperienza di Esercizi Spirituali in Comunità Pastorale. Saranno giorni preziosi che ci porteranno a vivere intensamente la Settimana Autentica, il Triduo Pasquale.

Raccogliamo in questi prossimi giorni l’invito a pregare che il nostro Arcivescovo Mario ha fatto all’intera Diocesi, in questo anno pastorale:

“la persona che impara a pregare trova la via della pace, la famiglia che impara a pregare sperimenta la grazia della fiducia e della riconciliazione, la comunità che impara a pregare tiene vivi l’ardore e la gioia, la gratitudine e la docilità”. E papa Francesco ci ricorda che “pregare è il modo per lasciare agire Dio in noi, per cogliere quello che Lui vuole comunicarci”.

Qualche consiglio o suggerimenti perché questa prima esperienza sia un momento di Grazia e porti frutto:

  1. Prendi l’impegno a viverli e ad esserci. Non lasciare al caso o agli imprevisti della tua agenda.
    Allena la volontà e la decisione in questi giorni a mettere in “stand by” altro.
  2. Trova una tua invocazione allo Spirito e prega, invocalo prima di ogni momento di ascolto.
  3. Custodisci il silenzio. Senz’altro quando sei in Chiesa e magari ritagliati qualche spazio di raccoglimento nella tua quotidianità.
  4. Non spaventarti dell’aridità. Forse a volte la predicazione o il momento comunitario ti sembrerà povero o non toccare la tua vita perché in questo momento hai altro per la testa. Rimani comunque. Invoca lo Spirito. Affidati anche nel deserto. Anche la “prova” è un esercizio spirituale.
  5. I maestri di spiritualità parlano di “rimasticare” e di “ruminare” la Parola e la Meditazione. Cerca di annotare su un foglio, rileggere il testo, cercare quella citazione come ripresa personale dell’ascolto delle varie riflessioni e provocazioni che verranno offerte.

La prossima esperienza di Esercizi Spirituali vissuta qui in Comunità nel dialogo con Dio, nell’ascolto della Parola, nella preghiera di Adorazione e nel silenzio … può diventare “la chiave che apre il cuore al Signore” e per noi la gioiosa scoperta del valore dell’interiorità.

Buoni esercizi!

Don Massimo