Più di cinquant’anni – Il campeggio: esperienza educativa unica che caratterizza la nostra Comunità

173

Lunedì inizia l’avventura del Campeggio con il Turno dei più piccoli (3^ e 4^ Elementare)

Pensate…. quest’anno il nostro Campeggio compie 53 anni! (un anno in meno di me!)

Oso solo immaginare quanti bambini, ragazzi, adolescenti, giovani e adulti siano passati da questa esperienza educativa in tutti questi anni… crescendo nel loro cammino.

Sì perché il Campeggio non è soltanto una possibilità di vivere la vacanza a poco prezzo (la Parrocchia non è una agenzia di viaggi) ma in Campeggio c’è in gioco la vita dei ragazzi e delle ragazze affidati alla nostra Comunità.

C’è in gioco la vita di ognuno (ragazzo, adulto, animatore, volontario, prete…) perché (dal Campeggio) non si torna mai a casa come quelli di prima.

L’esperienza del Campeggio è unica perché la condivisione non è solo un momento ma un’esperienza di vita 24 ore su 24 con molti tratti (la gita, la messa, il gioco, il servizio, la preghiera, la serata in fraternità, lo stare sotto una tenda…).

E’ l’occasione per muovere i primi passi da soli, senza genitori (il primo Turno è proprio un avviamento). Per i ragazzi è un’esperienza di lancio, di cammino, di prova.

Per tutti è un’esperienza di essenzialità perché vivere sotto una tenda ci insegna a capire che io non ho bisogno delle cose per vivere, ho bisogno delle persone. Solo quando non hai più le cose ti rendi conto che quello che vale di più sono le persone.

Per tutti è un’esperienza di fraternità. L’esperienza di campeggio che abbiamo noi, è legata alla montagna e ci insegna molte cose.

Ci insegna a capire che prima di iniziare un cammino devo essere preparato, devo avere quel che serve, devo procedere con qualcuno che sappia condurmi alla meta, devo sapere che il cammino è fatto di tappe indispensabili, di fatiche, di gioie, di soddisfazioni.

GRAZIE perché la nostra Comunità ci crede in questa proposta educativa.

GRAZIE a tutti coloro che con sacrificio e gioia si organizzano per il montaggio e lo smontaggio del Campo.

GRAZIE a tutte e a tutti i volontari che rendono un servizio unico a questa esperienza e grazie alla loro disponibilità a “dare una mano” la rendono possibile ancora oggi.

GRAZIE agli animatori ed educatori che dopo aver ricevuto tanto da questa proposta educativa unica, desiderano donare ad altri.

GRAZIE alle famiglie che anche quest’anno hanno avuto fiducia in noi e hanno iscritto i propri figli a questa “avventura”

Quindi, non possiamo che augurare di cuore:
Buon Campeggio!

Don Massimo