
Carissimo popolo di Dio che vive a Cassina de’ Pecchi,
in queste settimane si sta volgendo a Roma il SINODO della chiesa universale e ho voluto raccogliere alcuni interventi per aiutarci a scoprire il clima di sinodalità (camminare insieme) che stanno vivendo le persone convocate per rappresentare la Chiesa universale.
Lo stile del buon samaritano
Il prefetto del Dicastero per la Comunicazione, Paolo Ruffini, ha detto che il samaritano diventa simbolo di un cammino sinodale, un approccio che abbraccia l’umiltà e la compassione”. E “questo porta la Chiesa ad abbracciare una missione radicalmente nuova, guidata dalla misericordia e dalle relazioni autentiche”. Quindi “un accento forte sulla conversione non solo individuale ma delle relazioni per passare a un modello diverso di Chiesa sinodale”.
Più fratellanza
Nel continente asiatico ci sono stati incontri fino al 2023, poi duecento vescovi si sono riuniti e si sono confrontati su rispetto delle religioni, movimenti laicali, consacrazione battesimale di ogni singolo individuo. Circa i rapporti con le altre fedi è cambiato il modo in cui ci si relaziona, “non le chiamiamo più le altre religioni, ma religioni vicine”, ha proseguito il porporato, insistendo sul fatto che occorre lavorare insieme “Sono sicuro che le cose andranno sempre meglio – ha detto l’arcivescovo di Bombay – che ci sarà più fratellanza e amore per la Chiesa”.
Un’unica famiglia
Monsignor Gintaras Grušas, presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee e arcivescovo di Vilnius si è soffermato invece sul fatto che la vicinanza verso coloro che stanno vivendo le sofferenze e le difficoltà causate dalla guerra, come ad esempio in Medio Oriente e in Ucraina, fa sperimentare “che siamo tutti un’unica famiglia”, ha spiegato, “un’unica famiglia che prega per la pace e l’unità”. “Avere un dialogo con tutti è la nostra missione”.
Un ascolto sempre più attento
Nel Sinodo sta crescendo l’ascolto reciproco, ha osservato suor Mary Teresa Barron, presidente dell’Unione Internazionale delle Superiori Generali, che ritiene migliorata la capacità di ascoltarsi l’un l’altro, la quale permette un maggiore discernimento sulle convinzioni altrui. E ascoltare porta anche ad avvicinarsi agli esclusi, agli emarginati.
don Luigi