Carissimo popolo di Dio che vive a Cassina de’ Pecchi…
Anno nuovo, vita nuova. L’invito di Giovanni Battista è quello di “convertirsi e cambiare vita”. Gesù ricorda spesso ai suoi discepoli, “se non vi convertirete, non entrerete nel regno dei cieli” e il suo annuncio si caratterizza come una parola nuova, detta “con autorità”.
Una parola che invita a decidersi da che parte stare e che strada intraprendere, una parola sconveniente e per niente accomodante. Gesù ci propone, con il suo esempio, uno stile di vita cristiana che continuamente interpella la nostra vita per renderla vera e felice. Anno nuovo, nuovo stile di vita. E quindi penso innanzitutto al mio stile di vita, cerco di guardare la trave che ho nel mio occhio, prima di vedere la pagliuzza nell’occhio di mio fratello e mi lascio ispirare da questo testo di don Primo Mazzolari sul prete, per proporre anche ad altri di ricercare nel quotidiano il “nuovo” a cui Dio ci chiama.
“Si cerca per la Chiesa un prete capace di rinascere nello Spirito ogni giorno.
Si cerca per la Chiesa un uomo senza paura del domani senza paura dell’oggi senza complessi del passato.
Si cerca per la Chiesa un uomo che non abbia paura di cambiare che non cambi per cambiare che non parli per parlare.
Si cerca per la Chiesa un uomo capace di vivere insieme agli altri di lavorare insieme di piangere insieme di ridere insieme di amare insieme di sognare insieme.
Si cerca per la Chiesa un uomo capace di perdere senza sentirsi distrutto di mettere in dubbio senza perdere la fede di portare la pace dove c’è inquietudine e inquietudine dove c’è pace.
Si cerca per la Chiesa un uomo che sappia usare le mani per benedire e indicare la strada da seguire.
Si cerca per la Chiesa un uomo senza molti mezzi, ma con molto da fare, un uomo che nelle crisi non cerchi altro lavoro, ma come meglio lavorare.
Si cerca per la Chiesa un uomo che trovi la sua libertà nel vivere e nel servire e non nel fare quello che vuole.
Si cerca per la Chiesa un uomo che abbia nostalgia di Dio, che abbia nostalgia della Chiesa, nostalgia della gente, nostalgia della povertà di Gesù, nostalgia dell’obbedienza di Gesù.
Si cerca per la Chiesa un uomo che non confonda la preghiera con le parole dette d’abitudine, la spiritualità col sentimentalismo, la chiamata con l’interesse, il servizio con la sistemazione.
Si cerca per la Chiesa un uomo capace di morire per lei, ma ancora più capace di vivere per la Chiesa; un uomo capace di diventare ministro di Cristo, profeta di Dio, un uomo che parli con la sua vita. Si cerca per la Chiesa un uomo”.
don Luigi