Carissimo popolo di Dio che vive a Cassina de’ Pecchi,
per riscoprire l’importanza della comunione fraterna non dobbiamo temere di lasciarci giudicare dalla Parola di Dio. Penso che una delle frasi più rivoluzionarie, capace di smuovere interiormente e concretamente una persona sia: ti amo, ti voglio bene.
Leggo sempre così la Parola di Dio, come una parola d’amore di Dio per me e per l’umanità intera.
Non fraintendiamo queste parole come una religiosità sdolcinata o buonista, anzi la Parola di Dio ci propone parole/domande che soprattutto provocano la coscienza di tutti e spingono a riflettere e a cambiare concretamente certi atteggiamenti.
Come ci ricordò papa Francesco a Lampedusa nel 2013: “Adamo, dove sei?“: è la prima domanda che Dio rivolge all’uomo dopo il peccato. E Adamo è un uomo disorientato che ha perso il suo posto nella creazione perché crede di diventare potente, di poter dominare tutto, di essere Dio. E l’armonia si rompe, l’uomo sbaglia e questo si ripete anche nella relazione con l’altro che non è più il fratello da amare, ma semplicemente l’altro che disturba la mia vita, il mio benessere.
E Dio pone la seconda domanda: “Caino, dov’è tuo fratello?“. Pensare la propria vita libera da ogni legame con altre persone, preoccuparsi solo del proprio bene senza dover rendere conto ad altri delle proprie scelte: questa potrebbe essere stata la scelta di Caino, ma è soprattutto oggi la scelta di molti che, pur di raggiungere le proprie mete di benessere, si rifugiano nell’egoismo e sono alla ricerca della libertà senza doveri nei confronti di altri.
Enzo Bianchi afferma: “È una consapevolezza, quella dell’intima connessione tra ciascuno di noi e gli altri, che va ridestata con lucidità in questa nostra epoca in cui si può ipotizzare la ‘morte del prossimo’, la scomparsa di colui che, letteralmente, è ‘più vicino’. Se infatti veniamo quotidianamente sollecitati a una generica solidarietà con chi è lontano, siamo allo stesso tempo spinti a non vedere chi ci è accanto e attende, prima ancora che un gesto di comunione, il semplice riconoscimento della propria esistenza”.
Il Signore si pone in mezzo al nostro cammino, innalza davanti a noi la croce di Gesù Cristo quale giudizio e ci chiede: dove è tuo fratello? Dove sei tu in mezzo a questo mondo di nemici? Puoi ritrovare la vita solo nell’essere tu fratello di altri!
Don Luigi