Carissimo popolo di Dio che vive a Cassina de’ Pecchi,
lunedì 21 aprile 2025 alle ore 7.35 papa Francesco è ritornato alla casa del Padre. Il giorno della sua elezione al pontificato abbiamo da subito conosciuto la sua umanità con quell’inaspettato: “Fratelli e sorelle, buona sera”. Dal nome “Francesco” già si intravvedeva un percorso inedito e di cambiamento che avrebbe segnato per sempre la vita della chiesa. Gli innumerevoli gesti e fuori programma del suo stile di pastore ci hanno testimoniato tutta la sua passione per il vangelo di Gesù. Le sue esortazioni apostoliche, in modo particolare la prima “Evangelii gaudium”: Esortazione Apostolica sull’annuncio del Vangelo nel mondo attuale (24 novembre 2013), le sue 4 Encicliche e gli innumerevoli discorsi hanno condotto la Chiesa verso un graduale rinnovamento interiore e pastorale. Francesco si è collocato con determinazione sul solco, segnato dal Concilio vaticano secondo, dell’ ”aggiornamento” costante della Chiesa sotto l’azione dello Spirito Santo. La sua voce, fuori dal coro, su temi autentici che riguardano la vita della gente rimarranno per sempre scolpiti nei nostri cuori: la dignità di ogni persona, la cura verso i poveri e gli emarginati, la fratellanza fra i popoli, il rispetto della natura, il disarmo e la pace. Riporto di seguito il suo testamento
Testamento di papa Francesco
Nel Nome della Santissima Trinità. Amen.
Sentendo che si avvicina il tramonto della mia vita terrena e con viva speranza nella Vita Eterna, desidero esprimere la mia volontà testamentaria solamente per quanto riguarda il luogo della mia sepoltura.
La mia vita e il ministero sacerdotale ed episcopale ho sempre affidato alla Madre del Nostro Signore, Maria Santissima. Perciò, chiedo che le mie spoglie mortali riposino aspettando il giorno della risurrezione nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore.
Desidero che il mio ultimo viaggio terreno si concluda proprio in questo antichissimo santuario Mariano dove mi recavo per la preghiera all’inizio e al termine di ogni Viaggio Apostolico ad affidare fiduciosamente le mie intenzioni alla Madre Immacolata e ringraziarLa per la docile e materna cura.
Chiedo che la mia tomba sia preparata nel loculo della navata laterale tra la Cappella Paolina (Cappella della Salus Populi Romani) e la Cappella Sforza della suddetta Basilica Papale come indicato nell’accluso allegato.
Il sepolcro deve essere nella terra; semplice, senza particolare decoro e con l’unica iscrizione: Franciscus.
Le spese per la preparazione della mia sepoltura saranno coperte con la somma del benefattore che ho disposto, a trasferire alla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore e di cui ho provveduto dare opportune istruzioni a Mons. Rolandas Makrickas, Commissario Straordinario del Capitolo Liberiano.
Il Signore dia la meritata ricompensa a coloro che mi hanno voluto bene continueranno a pregare per me. La sofferenza che si è fatta presente nell’ultima parte della mia vita l’ho offerta al Signore per la pace nel mondo e la fratellanza tra i popoli.
Santa Marta, 29 giugno 2022
don Luigi