La ricetta di Padre Monti

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Dopo la visita alla mostra dei presepi allestita dall’Istituto Padre Monti di Saronno, avevo promesso ai miei anziani della Terza Età che avrei scritto su questo “Angolino della Terza Età” una ricetta particolare che Padre Monti consigliava per godere una buona salute.

Mantengo la promessa. La “bella carità”, inoltre, scrive Padre Monti, è guarire e far guarire. Da “aiuto farmacista” apprende l’arte di comporre i farmaci ad personam (adatti per ogni singola persona).

In una raccolta di ricette prescritte da famosi clinici, anteporre quella fondamentale, utile per tutti: “Per godere buona salute di anima e di corpo, prendete radici di fede, verdi fronde di speranza, rose di carità, viole di umiltà, gigli di purità, assenzio di costrizione, legno della croce; legate tutto in un fascetto col filo della rassegnazione; mettetelo a bollire sul fuoco dell’amore, nel vaso dell’orazione, con vino di santa allegrezza e acqua minerale di temperanza, ben chiuso col coperchio del silenzio; lasciatelo la mattina nel sereno della meditazione; prendetene una tazza mattino e sera, e così godrete buona salute, che di vero cuore ve la desidero” .

Dagli scritti di Padre Monti

  • Con la volontà di Dio grandi cose; contro la volontà di Dio, nulla.
  • Nella malattia si ponga tutta la confidenza in Dio, padrone della vita e della morte. Con l’eccessiva sollecitudine verso se stessi si ruba a Dio il già donato, rimettendoci in possesso di ciò che non è più nostro.
  • I mali di questo mondo giovano a purificare lo spirito e danno occasione di esercitare e perfezionare la virtù. Quando dunque il Signore vorrà visitarci con le infermità, si ricevano dalla sua mano, considerandole come ordinate dalla divina provvidenza per il meglio: si soffrano quindi con allegrezza e rassegnazione per acquistare maggior meriti per il paradiso.

A cura di Mons. Bruno Magnani